Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1920

'ALMA·NACCO w Cenni intorno al Calendario in generale. ' Anno tropico e anno civile.• Convenienza di man• tenere stabile nel calendario t• epoc• dett• equi• nozio. · Il computo cronologico delle nazioni civili è fondato, come ognuno sa, sull'anno solare, che è l'intervallo <li tempo compreso tra due successivi ritorni del 8ole a un medesimo punto del suo cammino apparente intorno alla 'ferra (equinozio). Questa forma di anno è la più propria ai bisogni della società umana, percht>, adottando l'anno solare, si ottiene questo risultato importnnte, che le stagioni conservano stabilmente lo stesso posto in tutti gli anni, cioè che, per esempio, nell'emisfero boreale terrestre la stagione più fredda corrisponde sempre ai mesi di dicembre e gennaio. Ma affinchè ciò accadesse sempre ed in modo assolutamente stabile, bisognerebbe che la durata dell'anno civile fosse esattamente uguale a quella dell'anno tropico, che è l' in• tervallo tra due consecutivi ritorni del Sole ali' equinozio di primavera. La durata dell'anno tropico, es pressa in tempo medio solare, vale attualmente 365 giorni, 5 ore, 48 mi11uti e 46 secondi/ cioè quasi 865 giorni e un quarto; invece è manifesto che l'anno civile deve necessariamente esser composto· di un numero intero di giorni. Prendendo l'anno di 365 giorni, cioè facendolo più corto del vero anno solare di un quarto di giorno (come fa• cevano gli antichi Egizi), si vede che se in un dato anno il Sole si trova al punto equinoziale il 21 marzo, dopo 4 anni vi arriverà soltanto il 22, dopo 8 anni soltanto il 23, e così via dicendo. A ciascun periodo di 4 anni l'epoca dell'equinozio ritarderà di un giorno, e per conseguenza la temperatura che originariamente si aveva in un dato paese il 21 marzo (temperatura ché dipende dalla posizione del Sole sul1' eclittica) avrà luogo nello stesso paese successivamente in aprile, poi in maggio, .ec . . Così il principio della primavera verrà a capitare successivamente in aprile, in maggio, in giugno, ... in settembre, in ottobre, ... in dicembre, in gennaio, in febbraio; e uno spostamento correlativo si verificherà per le altre stagioni. Dopo 1460 anni (prodotto di 365 per 4) tutti i giorni clell' anno, una volta per ciascuno, avranno avuto la stessa temperatura che nel primo anno del periodo era stata propria- del 21 marzo; facendo astrazione, ben inteso, dalle circostanze atmosferiche di carattere accidentale. Manifestamente ciò è inconciliabile con i bisogni della società umana, specialmente nei riguardi dell'agricoltura. A questo inconveniente si cercò di rimediare per mezzo di artifizi più o meno appropriati.

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