Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1920

- 82 - :,i t;; z LK'l"l'lll<A F. I No~ur. COS'rF.LLAZIO~rn - ------ -----1-- -- 25 11 Ursro maj. 26 a Ursre maj. 27 ~ Aurlgre 28 X Geminorum. 29 13 Canls nrnj. 80 a Andromedre 81 a. Arietls 82 a. Hydrre Alkaid Dubhe llrnlaliDilll(dJ. Alhena Murzim Sirrah (cl.) Harnal Alphard 1, 9 18 ap. 2, 0 7 JDZ, 2, O 20 dr. 2, O 30 dc, 2, o 26 dc. 2. 1 22 st. 2, 1 ·~2 ot. 1, 1 12 fb. Lt'.'l"l'lt.llA .,, ~ .I( z COSTELI.AZlONlr. No~u,: -1------ ----- -- --- 39 ~ Ceti 40 'l- Ca,siopcjro 41 r Cassiopej::e Diphda Schedir 'l'sih 42 1 Cygnl f::ndr 4:1 '7. Coronre bor. Gemma 44 ,", Orionis Mintakah (d.) 45 7 Sagittarii 46 -~ l'ersei 47 '.l Urs::e maj. Nnnki Algnl (d.) Merak 2, 2 1 ot. 2, 4 30 st. 2, 8 4 ot. 2, 3 27 !g. 2. a 15m~. 2, 3 13 do. 2, 3 4 ]g. ( 1) H nv. 2, 4 s·mz. 88 $ Sagittarii 84 a U1·sre min. 85 ~ Ursre mln. Knus austr. Polare (<I.) Kochab 2, 1 26 gg. 2, :.i 14 ot. 48 r tirsro ma.i. 2, 2 5 mg. 49 ~ <.:nssiopejro Phacd Capii Enif 2, 4 20 mz. 2, 4 22 st. 2, 4 17 ag. 2, 2 7 ot. 60 , Pegasi 86 j3 Andrnmedre 87 ~ Lennts 88 a Ophiuchi Mirarh Denebola Rasalhague 2, 2 19 mz. 51 ? Ceti 2, 2 14 gg. Mira {2) 25 ot. (I) Varia!Jile da :t,3 a 3,5. - (2) Id. da 3,3 a 8,8. Pianeti, Fenomeni, ec. Assieme ai grafici, che delineano il cielo stellato, si leggono alcune iqdicazioni riguardanti i pianeti, nonchè i più notevoli fenomeni celesti per il 1920. Per i quattro pianeti Venere, Marte, Giove e Saturno, a tre date mensili, si leggono i tempi in M. E. del passaggio al meridiano di Roma. Per Marte, Giove e Saturno questi valori basterebbero per giudicare se, ad una data ora locale, i pianeti sono ad est o ad ovest, e, tenendo sott'occhio il grafico, ne sarebbe facilissima l'identificazione oppure l'accertamento dell'invisibilità; tuttavia credemmo opportuno aggiungere quest'anno i rispettivi arcpi semidinrni per rendere ancor piil ovvia l'identificazione oppure l'accertamento dell'invisibilità come leggesi nel N.B. per gennaio. Per il pianeta Venere diamo- indicazioni tali (elongazioni, ec.) che rendono ben ovvio l'accertamento. Sono poi aggiunte alcune posizioni notevoli dei pianeti e qualche altro fe. nomeno importante, avendo scelto soltanto ciò che può destare i•nteresse (vedi ad es. le elongazioni dei due pianeti inferiori). Crepuscolo civile e astronomico. Richiamando le nozioni generali già date relativamente ai crepuscoli, qui aggiungo poche altre notizie. Come fu già detto sopra, la rifrazione atmosferica accelera il sorgere degli astri e ne ritarda il tramonto. Per il Sole tale effetto importa, sotto le nostre latitudini, da 3 a 4 minuti di tempo, secondo le stagioni. Quindi se si considera l'intervallo di tempo compre::!o fra il tramonto del Sole e la fine del crepuscolo, tale intervallo (durata del crepuscolo vespertino) rimane diminuito di quei pochi minuti per effetto della rifrazione. La stessa causa fa diminuire di altrettanto l'intervallo compreso fra il principio del crepuscolo e il sorgere del Sole (durata del BibliotecaGinoBianco crepuscolo mattutino). Per semplicità questa durata del crepuscolo, diminuita del corrispondente effetto della rifrazione sull'arco semidiurno del Sole, si può chiamare " durata apparente ,,. ::!otto le nostre latitudini la durata del crepuscolo civile è massima ai due solstizi e minima circa 6 giorni avanti l'equinozio di primavera e dopo l'equinozio d'autunno. Il massimo del solstizio iemale è "secondario,,. Riguardo al crepuscolo astronomico la sua durata è pure massima ai due solstizi ed è minima, per l'emisfero boreale terrestre, parecchi,giorni avanti l'equinozio di primavera e dopo quello d'autunno (da 14 a 18 giorni per la zona da 36 a 48 gradi di latitudine).

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