Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1918

- 62 - Varietà Astronomiche. Che cosa è il Cielo? Apro il Vocabolario del Fanfani ed al vocabolo Cielo leggo : « Lo spazio indefinito in cui si n1uovono gli astri. Quella parte di esso spazio che vedia.- 1no sopra .di noi e che ha aspetto di una volta azzurra ». Filologia a parte, la definizione è difettosa assai, e per intenderla bisogua sapere che cosa è lo spazio, ed è appunto quello che non si sa. E non lo si sa benchè per saperlo si siano invano tormentate, teste d'egizia mitra incoronate, teste in turbante èd in cappel da prete, e niille altre inquiete povere teste di mortali, e benchè per la ricerca di quella cognizione si siano scritti centinaia e centinaia divolumi d'ogni sesto e peso. (1) Allo scopo nostro ci basti pensare lo spazio, c01ue il contenente della materia~ o come l'ambiente dei fenomeni, o come quella condizione senza la quale non sarebbe posaspetto dell' aer puro, non meno f.requenteniente deuse nubi, ora bigie, ora bianche, ora quasi nere ingombran9 il cielo: mentre spesso i più smaglianti colori di porpora e d? oro adornano i tramonti e le aurore. Io vidi già nel cominciar del giorno La parte oriental tutta rosata E l'altro ciel di bel sereno adorno, E la, faccia del sol nascere ombrata Sì che, per temperanza cli vapori, L'occhio lo sostenea Iunga fiata. (Purgatorio, XXX). La notte poi anche se serena ci mostra la faccia del firmamento di un nero cupo disseminato di stelle : ed altra volta tinta in Buio d' inferno e di notte privata D'ogni pianeta sotto pover cielo, Quant' esser può, di nu vol tenebrata. (Purgatorio, XVI). sibile nessun caimbian1ento di posizione Ma di qualunque colore sia tinta la di un corpo, od anche quella condizione volta celeste, essa ci appare sempre inche rende possibile il moto di trasla- curvata a foggia veramente di volta o zione di un corpo qualunque. cupola. A. Rondani, un geniale critico d'arte Se siamo sul mare alto, od in aperta · ha dato del cielo questa bellissima de- campagna, quel1a volta sembra poggiare finizione: -« quello spazio dove l'occhio sull'estremo limite ùell' orizzonte, e ci si affonda e pare che l'anima si dilati». dà a riguardare l'impressione come di La nostra vista ci rivela l' èsistenza essere più vicina a noi sul nostro capo di co.rpi celesti che si muovono nello (allo zenit, come con vocabolo arabo, spazio, e quindi sotto questo riguardo, dicono gli astronomi), che non diretta- .comprendiamo la prima definizione di mente davanti a noi; e così che tencielo: vediamo di renderci ragione an- tando di toccare il cielo col d'ilo, si alche della secondn,, sopratutto nella di- zerebbe il braccio verso l'alto, anzi che ehiarazione, phe ha aspetto di una volta protenderlo orizzontalmente. La volta azzurra. Azzurra: 1na la volta del cielo · celeste sembra rialzata quando il cielo non lo è sempre: anzi completamente è sereno, ahbassata quando è nuvolo; assai di rado, e se il dolce color d'orien- ma per quanto l'uomo si elevi, salental zaf/fro s'accoglie spesso nel sereno do sulle più eccelse vette dei monti, o librandosi coi palloni volanti nell'atmosfera, non ra,ggiunge mai la voltn. (1) Per un sommario riassunto di qnestn. trattazione si può consultare il libro Spazio e·terriJ. o di Ottavio Zanotti Bianco ,l'ol'ino, Bocca, 1908). BibliotecaGino Bianco celeste che gli fugge sempre innalzandosi sul su.o capo,- vana.illusione irra_ggiungibile, in alto, come è introvabilo

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==