Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1915

GIUGNO 1915 - 98 - 6 Domenica 157-209 ffi S. Norberto, arcivesc. di Magrleburgo (1134). - S. Eustorgio II, fu vescovo di Milano dal 512 al 518. - Ss. Lucio e Amanzio, martiri, ---------· venerati a Corniglio (Parma). - B. Bertrar,do, patriarca di Venezia, morto nel 1350 presso Spilimbergo Memorandum. - Festa nazionale dello Statuto (Legge 3 magg-io 1861, n. 7). In tutre le città che hanno guarnigione, riviste militari: alla sera illuminazione degli edifici pubblici. A Roma 13. tr,tdizionale Girandola e la seduta pnbblica solenne all'Accademia dei Lincei, dove sono proclamati i vincitori dei Premi Reali. Sono chiuse le Gallerie e i Musei. --- A Correggio, fiera di S. Quirino. -- Fiera ad Afragola, presso Napoli: dura una settimana. - Da oggi fino all'ultima domenica di ottobre a N,tpo:i si paga la campagna ai portieri dall'una dopo la mezzanotte in poi. -------------------~,~------------------- 7 Lunedì 158-208 S. Roberto, ab:.1te, fondatore dell'ordine dei Cisterciensi (1159). . Memorandum. - Fiera a Lanciano (prov. di Chieti): dura una settimana. - Importante fiera di bestiame detta della Ronza in terr:torio di Bocchiglione (provincia di Cosenza). Dura 3 g:orni ed è antico uso che durante essa fiera si paghino i :fitti dei pascoli nella regione. - Pagamento delle pensioni goyernative di prima categoria (non oltre le 500 lire annue). -------------------~------------------- /., 8 Martedì S. Vittorino,martire. Perì sotto i Vandali (sec. V). - S. Medardo, 159-207 vescovo di Noyon (Francia), morto l' a. 345. Dopo a.vere atteso alle scienze sacre, fu Ol'dinato prete, e divenne ornamento del clero, ottenendo gran frutto co' suoi discorsi e colla forza dei suoi ~sercizì. Sofferse molte persecuzioni da.gli idolatri. - S. Fortunato, vesc. e patrono di Fano (sec. VI o VII). - S. Gildardo, vescovo di Houen 1 fratello di S. Medardo. Memorandum. - Si chiude l'aucupio: Caserta (2° periodo; uccelli di passaggio con reti fiss~ sul mare, esclusa l'isola di Ponza). -------------------~~·~------------------- 9 Mercoledì 160-206 Ss. Primo e Feliciano, martiri. Erano patrizi romani e fratelli. Per la loro condi:done e la prudenza che li distingueva, giovaro11O a molti --------~ cl'istiani perseguitati, soccorrendoli e ricoverandoli: accusati perciò essi. medesimi\ soffersero crudelissimo martirio l'anno 287. ''/ ----·---------------,:-~------------------- Note pratichedi cucina. Frittelle a~la veneziana. L'arte de1la cucina fiorente sotto i Cesari andò distrutta unitamrnle al grande Impero, e quel poco che ne restò fu salvo insieme alle tradizioni alimurgiche dagli istituti monastici e dalla Chiesa stessa. Certe ricorrenze annuali nel paganesimo venivano celebrate per mez~ zo di banchetti e di ft>ste, in trna delle quali, Ja consumazione deJJe fritteUe teneva il primo posto come oggigiorno per il San Giuseppe. Verosimilmente di frittelle se ne feeero dai Romani con pasta lievitata e, chissà, anche col lievito della birra (ce1·ei:isia), non col burro, disprezzato come condimento da barbari, ma con mescolanza d' uve secche, canditi col miele e vino, di cui queste frittole ce ne offrono un'idea. Prendete 400 gr. di farina, 100 gr. di bnrro, 70 gr. di piµ-noli mondati, 50 gr. d'uva di Smirne, 5 tuorli, 45 gr. di zucchero, un bicchiere di vino bia11eo, 25 gl'. di lievito di bina. Con un qua.rto della farina 1 lievito ed acqua tiepida fate un panetto, lasciandolo lievitare; impastate il rimanente sulla tavola, meno i frutti, lavorando a lungo per ottenere molta coesione e incorporatevi il panetto coi pignoli e l'uva. Aumentata del doppio, r0vesciate la pasta sulla tavola, formatene dei cannelli grossi come un dito e lunghi 12 cm., che ripiegherete a gui~a di cuore, bagnatido <'Onacqua il punto di sovrapposizione. roneteli su teglia infa1·inata ed appena creseiuti, friggeteli con molto strutto. Asciugate l'unto ed immergete le frittelle nel miele caldo diluito con vino bianco, oppure in un intriso di sciroppo alla vainiglia molto denso, e servite. A tavola A N U b -, bevete equa OCera• lll ra 1 " SORGENTE ANGELICA ,, gassosa. leggera·. digestiva. Biblioteca Gino Bianco

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