Acpol notizie - Anno II - n. 8 - Giugno 1970

MOVIMENTO OPERAIO EREGIONE Pubblichiamo i/. documento del Comitato regionale delle ACL/ venete per il valore che scelte, giudizi, indicazioni, presentano nel · quadro di una politica regionale che oggi si presenta al cittadino come una casa vuota da riempire di contenuti qualificanti. 1) Premessa Nel quadro della loro scelta di classe le ACLI si sbno · impegnate ed intendono sempre più impegnarsi nei confronti della condizione dei lavoratori, tanto a livello dell'analisi quanto della presa di posizione e del la lotta. Le ACLI venete sono state perciò con particolare adesione partecipi delle grandi lotte operaie dell'autunno, ritenendo che le indicazioni e i contenuti da e_sse mersi costituissero un punto di riferimento essenziale per agire in una prospettiva di progressiva conquista di potere da parte dei lavoratori, e per prendere atto del movimento che si viene radicalizzando er-allargando dal basso per un sostanziale mutamento del sistema capitalistico b.asato sullo sfruttamento. · Nel ciclo di lotte più recenti la'classeoperaia ha preso sempre più diretta conoscenza di quanto le divisioni di ogni tipo al suo interno siano di vantaggio alla classedominante per cui è emerso chiaramente come ogni strategia di emancipazione delle classi lavoratrici dal dominio capitalistico sia· illusoria senza una effettiva riunificazione di tutti i settori del proletariato e delle· classi popolari in un'unica prospettiva politica e organizzativa. La risposta alle esigenzee alle conquiste dei lavoratori -· da parte del sistema dominante è stata l'aumento dello sfruttamento, i licenziamenti, e la repressione in fpbbrica, e,Gnellaso ietà civile, l'aumento dei prezzi e 10 eca n ,anco il ricorso alla polizia e alla MagistratLJra; è stata infine la risposta politica del quadripartito, cioè un irrigidirsi delle forze politiche dominanti su posizioni. antioperaie e nel rifiuto di qualsiasi sostanziale riforma sociale sia pur parziale; questo nel mentre le forze tradizionali dell'opposizione di sinistra non riuscivano ad esprimere una alternativa reale. Di .fronte a questa grave situazione i lavoratori e le AC~I venete con essi, intendono raccogliere e portare avanti tutto il valore delle lotte dell'autunno: in questo senso ha estrema importanza non lasciar passare la repressione in fabbrica e estendere la lotta fuori del luogo di lavoro, coinvolgendo così tutti gli altri strati sociali oppressi nella stessa lotta contro la sfruttamento e la subordinazione, per il potere dei lavoratori. 2) Condizione dei lavoratori e programmazione regionale I probleJlli reali della regione si esprimono, schematicamente ma sostanzialmente, oltre che nella subordinazione e nello sfruttamento dei lavoratori nel luogo di lavoro, nella emigrazione forzata, disoccupazione e sottoccupazione di decine di migliaia di essi, soprattutto· contadini e provenienti dalle aree depresse; nella esistenzadi aree depresseove complessivamente la maggioranza della popolazione paga i costi della crescita squilibrata e squilibrante dell'area "sviluppata',. centrale; nell'esistenza di aree congestionate all'interno delle quali i lavoratori pagano tutti i costi della "condizione urbana"; nelle condizioni dei piccoli contadini e dei braccianti nei confronti della ristrutturazione capitalistica dell'agricoltura; nella mancanza di servizi civili indispensabili usabili dai lavoràtori.

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