Acpol notizie - Anno II - n. 7 - Maggio 1970

1O) Adozione di una ·legge sulla stampa ed informazione. Concessione alle organizzazioni sociali e ai gruppi di cittadini della possibilità di creare nuove organizzazioni di stampa. Soppressione completa della censura preventiva sotto ogni forma. 11) Miglioramento della formazione dei quadri dirigenti, che dovranno possedere l'arte della gestione. Introduzione della pratica degli "stages". Allargamento d'informazione dei quadri dirigenti a tutti i livelli, del loro diritto all'autonomia, alla sperimentazione, a difendere le loro opinioni e a verificarle nella pratica. 12) Introduzione progressiva della pratica consistente nel presentare diversi candidati per un solo seggio alle elezioni degli organi del partito e dei Soviets a tutti i li\Yelli, anche per le elezioni indirette. 13)" Estensione dei diritti degli organismi promananti dai Soviets. Allargamento dei diritti e della responsabilità del Soviet supremo dell'URSS. 14) Restaurazione in tutti i loro diritti delle nazioni deportate con la forza sotto Stalin. Ristabilimento dell'autonomia nazionale dei popoli trasferiti che dovranno vedersi restituire la possibilità di ritornare al loro luogo di origine là dove ciò non è stato fatto fino ad oggi. 15) Misure tendentr. ad aumentare, nei limiti compatibili con gli. interessi dello Stato, il grado di pubblicità nel lavoro degli organi dirigenti. Creazione presso gli organismi dirigenti a tutti i livelli di .. comitati scientifici consultivi, composti da specialisti · altamente qualificati in diversi settori. UTILIZZIAMO IL FRENO. IN rJIODOPIU' RAGIONEVOLE! Questo piano è naturalmente presentato a titolo di esempio".. E' chiaro che dovrà essere completato con un piano "'di misure economiche e sociali elaborato da specialistL Noi sottolineeremo che la democratizzazione, per se stessa, non risolve affatto i problemi economici: essa non fa che creare le condizioni che permetteranno la loro soluzione. Ma i problemi economici e tecnici non potranno essere risolti senza che siano state create queste condizioni. I nostri amici all'estero paragonano talvolta l'URSS ad un potente camion su cui il conducente, con un piede, preme a fondo sull'acceleratore e con l'altro, nello stesso· tempo, sul freno. E' venuto il momento di adoperare il freno in modo più ragionevole! . 11 piano proposto mostra, a nostro parere, che è perfettamente possibile tracciare un programma di .democratizzazione che sia perfettamente accettabile· per il partito e lo Stato, e che soddisfi, in prima B1 o 1oteca Gino Bianco approssimazione, i crescenti bisogni del lo sviluppo del paese. Naturalmente un'ampia dibattito, profonde ricerche scientifiche, sociologiche, economiche e di politica generale, l'esperienza vi apporteranno correttivi e completamenti sostanziali. Ma è importante, come dicono i matematici, dimostrare il teorema "dell'esistenza della soluzione". Bisogna anche soffermarsi sulle conseguenze internazionali dell'adozione da parte del nostro paese di un programma di democratizzazione. Niente può contribuire meglio alla nostra autorità internazionale, al rafforzamento delle forze comuniste nel mondo intero, di una democratizzazione accompagnata da un rafforzamento tecnico ed economico del primo paese socialista del mondo. Le possibilità della coesistenza pacifica, della cooperazione internazionale saranno incontestabilmente aumentate, le forze della pace e del progresso sociale saranno rafforzate, aumenterà la forza d'attrazione dell'ideologia comunista, la nostra situazione internazionale sarà più sicura. E' particolarmente importante che le posizioni morali e materiali dell'URSS nei confronti della Cina ne escano rinforzate e che si accrescano le possibilità che noi abbiamo di influenzare direttamente (con l'esempio e con l'aiuto tecnico ed economico) la situazione in quel paese,·nell'interesse dei popoli dei due Stati. Parecchie azioni giuste e necessarie, intraprese dal nostro gover:no in politica estera, non sono capite nel modo esatto perchè l'informazione dei cittadini su questi problemi è molto incompleta; nel passato si sono avuti esempi di informazioni veramente incomplete e tendenziose. Tutto questo, naturalmente, non contribuisce affatto alla fiducia. 11 problema dell'aiuto ai paesi poco sviluppati ne è un esempio. Cinquanta anni fa gli operai di un'Europa distrutta dalla guerra avavano aiutato gli affamati della regione del Volga. I sovietici non sono più né magri né egoisti. Ma devono essere _convinti che le nostre risorse servono ad un aiuto reale, alla soluzione di problemi seri, e non alla costruzione di stadi maestosi o all'acquisto di automobili americane per i funzionari locali. La situazione nel mondo attuale, le possibilità e gli scopi del nostro paese esigono un'ampia partecip~zione all'aiuto economico ai paesi poco sviluppati, alla cooperazione con gli altri Stati. Ma perchè l'opinione pubblica comprenda questi problemi in modo corretto, le assicurazioni verbali sono insufficienti: bisogna provare e dimostrare, e questo esige un'!nformazione più completa,· esige la democratizzazione. Nelle sue caratteristiche fondamer1tali, la politica estera sovietica è una politica d_icooperazione. Ma l'incompleta informazione della opinione pubblica suscita inquietudine. Nel passato si sono potute osservare nella politica estera sovietica alcune mani- .

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