Acpol notizie - Anno II - n. 6 - Aprile 1970

modello di rivoluzione socialista. Non viene più oggi contestata da nessuno l'affermazione che non esista oggi un model lo di rivoluzione socialista adeguato ai Paesi dell'Occidente, ai Paesi di capitalismo avanzato. Noi dobbiamo camminare su strade nuove, creative, sul piano ideologico ed operativo. Ci sono, create dal capitalismo italiano, create dalla classe operaia italiana, create dalle condizioni ideologiche e storiche del nostro paese tutte le condizioni obiettive per un cambiamento radicale, per realizzare una democrazia di tipo nuovo, su modelli che vanno inventati, sperimentati dalle lotte di massa. CONCLUSIONI Molti punti toccati nel dibattito ci paiono utilmente integrare la relazione introduttiva; molti punti restano aperti ad un ulteriore approfondimento, che sarà - pensiamo - sempre più produttivo quanto più esistera(1no esperienze concrete di riferimento, frutto del lavoro politico che l'ACPOL sarà in grado di produrre a livello di base nei diversi centri. In quel momento il dibattito si farà indubbiamente meno generico e in parte anche meno teorico e in ogni caso risponderà con più precisione a problemi dell'associazione e strettamente collegati con la sua esperienza di lotta politica, le sue scelte, i suoi obiettivi. · E' necessario a tal fine che l'ACPOL sempre meglio definisca in questi mesi il suo raggio di azione nel quadro politico nazionale e in questo ambito punti a strutturarsi in modo più preciso formandosi quadri propri e un più diretto patrimonio di esperienza. Se il dibattito dunque resta aperto, e non potrebbe essere altrimenti, altrettanto opportuno è in questa fase sottolineare le indicazioni operative da esso emerse in base alle quali caratterizzare il nostro lavoro nei . . . pross1m1mesi. A livello di dibattito ci sembra utile proporre l'uso di questo stesso numero di ACPOL-NOTIZIE come valido strumento per portare il discorso a tutti i livelli e qui poterlo meglio verificare in rapporto alle singole realtà. In seguito sempre ACPOL-NOTIZIE potrebbe raccoBioIOLeca G1 o Bianco Per un socialismo che non venga dal freddo, che non manipoli dall'alto, per un socialismo che cresca dal basso, guardiamo lontano al la aggregazione - nel le lotte, nello studio, nei dibattiti di massa, nella formazione di nuovi quadri politici - di un movimento politico dei lavoratori che tutti coinvolga e che si confronti correttamente con tutte le forze del la sinistra. E' così che ci apriamo una risposta politica alternativa e di massa, capace di superare il neo-socialriformismo parlamentaristico e di evitare che troppi si rassegnino ai nuovi, ma frustranti incontri "storici'.'. gliere dalle diverse sedi i resoconti di questa iniziativa a largo raggio, arricchiti da una serie di dati sulle esperienze di lavoro già avviato o che si intendono avviare. Il NOTIZIARIO diverrebbe così utile strumento di scambio di esperienze. A livello di indicazioni operative sottolineiamo la necessità in questa fase di una azione politica articolata che si muova su due piani: • ricerca di momenti di coagulo tra forze e gruppi disponibili per una nuova aggregazione politica di sinistra popolare, ricerca non solo a livello di vertici o di quadri intermedi nelle diverse sedi, ma da generalizzare alla base attraverso la costituzione di collettivi di lavoro politico, che consentano tra l'altro una verifica nell'azione comune, nell'impegno di lotta e non solo quindi un confronto teorico; · • impegno nelle diverse esperienze unitarie di base (a livello di fabbrica, di scuola, di quartiere, di piccolo centro) nella convinzione che la crescita di esperienze di democrazia di base e di autogestione rappresenta uno dei momenti nodali attraverso cui oggi si rafforza e sviluppa l'alternativa di sinistra per una democrazia socialista. In questa prima fase l'ACPOL in quanto tale ha scelto cioè di essere presente a livello di lotte e di articolare su di esse la propria struttura, come premessa necessaria ad un discorso più ampio sul proprio ruolo politico e quindi sulla propria presenza organizzata nel paese. 21

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