Acpol notizie - Anno II - n. 6 - Aprile 1970

lotte. E' però necessario ricordare che, dopo l'autunno, il movimento è in fase di riflusso; e che sui temi generali sono presenti, all'interno del movimento operaio, le due strategie di cui parlava Zeppetelli: quella basata sulla mediazione e sull'interesse generale", e quella che parte dagli interessi di classe. · ANDREONI Gli strumenti nuovi di cui si ·parla - i comitati di , base, ad esempio - sono stati creati nella lotta e per la lotta, spesso in contrasto con l'organizzazione tradizionale del sindacato: sono stati, insomma, il frutto dell'autorganizzazione della classe operaia, che ha saputo inventare strumenti di lotta adatti ai propri obiettivi. Che adesso si registri un parziale riflusso, è abbastanza naturale, mancando lo stimolo della lotta immediata. 11 pericolo sta nei tentativi di strumentalizzazione, in atto da parte del sindacato e da parte del PCI. L'unità non va perseguita a tutti i costi. Bisogna creare contropoteri capaci di condizionare sia i padroni, sia il sindacato e i partiti. DRAGONE Parliamo pure di strategia alternativa, ma non scordiamo la tattica. Stiamo operando in un quadro difficile: l'economia è a una stretta, le conquiste dell'autunno sono in discussione, il sindacato appare incerto, i I capitalismo punta su Ila ripresa del potere politico, molti settori sono in crisi, i livelli di occupazione sono bassi. Bisogna dunque intensificare la partecipazione alle battaglie tattiche, e armonizzare . l'azione nel breve e nel lungo periodo. Alle componenti dell'ACPOL, bisogna fare di un discorso forse sgradevole ma necessario: al punto in cui siamo, non si può continuare a rinvia.re le scelte, senza assumersi le proprie responsabilità politiche. E' il momento di porre termine alla corresponsabilità. PIRISI 11 discorso di Dragone è da approvare: bisogna arrivare a scelte precise in tempi brevi, specialmente da parte dei militanti del PSI e della DC. Quanto ai rapporti con il partito comunista in questo momento è più che mai necessario un atteggiamento non di ostilità, ma di confronto dialettico. PULEO 11 documento introduttivo deve essere considerato semplicemente un intervento fra i tanti, sia perchè propone un'analisi parziale della realtà, sia perchè quest'analisi non può essere condivisa in blocco. Biblio eca G"no Bianco Quanto alle scelte dei militanti del PSI, non basta auspicare moralisticamente la fine delle corresponsabilità: è necessario chiarire e approfondire l'alternativa che si vuol porta re avanti; aItri menti tutto si risolverebbe in un trasferimento di forze al PCI. ROCCHI 11documento è il risultato del lavoro politico che è stato portato avanti a Milano e che tende a definire l'area di azione dell'ACPOL, per verificare le ipotesi nate dall'impegno di forze reali. 11problema che ci siamo posti è quel lo di dare una continuità al movimento di lotta dal basso; sia sul piano strategico sia su quello tattico. Di qui la proposta dei comitati e dei collettivi. Quanto ai rapporti con il PCI, sarebbe assurdo dividere questo partito in un vertice da condannare e una base da salvare. L'unità indiscriminata e l'ostracismo al PCI sono due banalità da rifiutare. COVATTA Non vorrebbe che gli si attribuissero posizioni strane: non ha mai inteso distinguere il PCI in una base buona e un vertice cattivo. Non è tuttavia accettabile la posizione di chi considera il PCI come l'unico partito valido della classe operaia: sarebbe un atteggiamento dimissionario. In realtà il partito comunista rappresenta una·delle ipotesi di sbocco politico, e tma grossa realtà organizzativa; non è però l'unica ipotesi possibile, e la sua disponibilità. va verificata di continuo . RIGGIO L'efficienza- polhicà dell' ACPOL non deriva dalle sue componenti, ma dal discorso politico che l'organizzazione è capace di proporre. 11punto di partenza di questo discorso deve essere un'analisi approfondita del capitalismo, per individuare le contraddizioni ed elaborare una strategia alternativa fondata sulle lotte dal basso. Un'analisi del PCI ha scarsa. utilità: i comunisti, da venticinque anni, modellano la propria strategia sulle scelte del capitalismo. MARCENARO 11 discorso di Dragone va approfondito: per alcune forze della sinistra, i-1problema non è ·semplicemente di porre fine alla corresponsabilità, ma anche di. chiarire la portata di alcune divergenze di fondo, che investono le prospettive strategiche del movimento. In pratica, si ripresenta il vecchio dissenso, fra chi punta a una nuova maggioranza .e a un nuovo

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