Acpol notizie - Anno II - n. 6 - Aprile 1970

pugliesi hanno dimostrato una notevole capacità di autorganizzazione, che va adesso stimolata e tenuta viva. ZEPPETELLA Ci sono due modi antitetici di condurre una lotta sociale: o si parte dall'interesse generale, e su questo si misurano obiettivi e strumenti; o si parte dai bisogni operai, e si conduce una lotta ferocemente unilaterale contro. l'organizzazione capitalistica del lavoro e l'uso capitalistico delle macchine. Durante l'autunno caldo, specie a Torino, è stato scelto il secondo tipo di lotta, e questa è la novità fondamentale. E' per questa scelta che sono entrate in crisi le strutture sindacali esistenti, legate alle vecchie lotte per il salar.io; e che si sono affermati i delegati di reparto, e le nuove forme di organizzazione di massa. All'interno del movimento operaio convivono ancora due strategie: quella delle riforme, basata sulla, mediazione, e quella della crescita dei contropoteri, basata sui bisogni operai. E' necessario scegliere chiaramente la seconda alternativa, e su ,questa scelta fondare una nuova aggregazione politica. FERRERI Per un nuovo modo di fare poi itica è necessario dare prospettive valide alle forze di base, che guardano con diffidenza, e a volte con disgusto, alla politica così come si è fatta' negli ultimi venticinque anni, sia al governo sia all'opposizione. Sono necessarie in particolare proposte precise, da confrontare sistematicamente con quelle avanzate da altri, come il PCI per esempio. Uno dei compiti più importanti dell' ACPO L è di promuovere effettivamente centri di cultura politica, capaci di contestare il metodo sovente seguito finora: metodo che spreca una lotta vigorosa per arrivare, attraverso la mediazione politica, a una trascurabile leggina. ,!" D'ANTONI 11nostro discorso deve partire dall'analisi del capitalismo, che nel documento introduttivo manca, forse perchè è data per scontata, forse perchè è stata evitata una scelta. 11capitalismo scarica le sue contraddizioni all'interno, nelle aree di sottosviluppo (fo si rileva bene dallo studio fatto sulla Valle del Belice, che mostra uno spaccato della società e del tessuto produttivo) e costringe i sottosviluppati a lotte di difesa, mentre la soluzione migliore sarebbe di attaccare le strutture. Nella Valle del Belice, impostando la lotta dal basso su proposte concrete, come la disob- · bedienza civile, si è riusciti a realizzare un confronto 1tbljotecaGino Bianco dialettico con il sindacato e con il PCI. MEZZE LAN I La necessità di puntare sull'unità riporta di continuo· al problema dei rapporti con il PCI. Su questo argomento, il documento che ha introdotto la discussione non è chiaro. 11PCI appare oggi condizionato sia dallo stalinismo, sia da una tendenza socialdemocratica. E' necessario verificare se la fisionomia ufficia le del partito corrisponda a quel la del la sua base; è con la _basedel PCI, e non col vertice, che bisogna aprire un dialogo; e questo va chiarito meglio nel documento. Varrebbe la pena anche di spendere qualche parola in più sugli enti locali, che non hanno in concreto nessuna possibilità di modificare i rapporti di classe. LUCCHINI I partiti offr✓ivano un tempo un momento di incontro e di amalgama alle diverse categorie sociali; oggi sono scaduti da questa funzione; dove essi hanno fallito, deve porsi l'ACPOL, con la proposta di un nuovo modo di fare cultura, attaccandola alla politica, sperimentandola nella lotta: anche le esperienze di acculturazione sono importanti e possono suggerire nuovi modelli. MIGONE C'è stata, a Torino, un'altra esperienza interessante, perchè legata ai problemi della concentrazione capitalistica e all'impotenza degli enti locali: quella della reazione-dei gruppi di base alla politica della Fiat, che per realizzare economie di scala provoca la congestione dei paesi che formano la "cintura" di Torino. 11 primo dato che tutti hanno tratto da questa esperienza è la necessità di collegamento e di unità: un paese isolato, o pochi gruppi, non hanno infatti nessuna influenza su una controparte che abbia le dimensioni della Fiat. L' ACPO L deve offrire possibilità di collegamento. MERc'ENARO Alcuni degli intervenuti hanno dato l'impressione di credere che la linea del PCI sia null'altro che l'invenzione di un apparato burocratico. Non è così: il PCI rispecchia in se stesso le contraddizioni della classe operaia; l'appunto che gli può essere mosso non è quello di rispecchiarle, 'ma semmai di non saperle ricondurr\e ad unità. E' dunque possibile e utile un rapporto dialettico con il PCI sia quando si discute di strategia, sia quando si programma lo sviluppo del le.

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