Acpol notizie - Anno I - n. 2 - Dicembre 1969

stata posta finora. lo penso ad un socialismo democratico multipar_titico, che consenta alla gente di partecipare. Ch~ sviluppi le potenzialità umane. Che offra una libertà non solo convenzionale. Sono le idee scoppiate nel maggio del '68. E queste idee mi fanno sentire, nella previsione dei prossimi due o tre anni, ottimista sulle fortune della sinistra". ,"Lei ha duramente criticato l'atteggiamento del PCF e dell'ex - SFIO. Che cosa intende dire, a quali gruppi si riferisce, quando parla di sinistra?.". "La SF IO si è sciolta tre mesi fa. E' nato un nuovo partito socialista, che comprende anche il nostro PSU. Anzi, il segretario del nuovo partito è Ala in Savary, che era uscito dalla SFIO undici anni fa ed aveva diretto la politica del PSU. Ma, nonostante questo, la maggior parte degli aderenti del nuòvo partito socialista sono seguaci di Defferre e di Mollet due uomini tradizionali, che vanno litigando da tempo sui rapporti coi comunisti. Mollet vorrebbe un avvicinamento al PCF ' Defferre punta su una politica neo - centrista. I contrasti Mollet - Defferre hanno permesso a Savary di arrivare a·11a segreteria. E Savary fa parte del gruppo degli "innovatori", che si battono per una totale revisione. "Nel suo libro lei ha scritto che è ora di finirla con il ·"romanticismo populista". Bi sogna guardare le nuove realtà con un "realismo tinto di tecnocrazia". Si potrebbe dire, absit iniuria_verbis, che il riformismo rivoluzionario, di cui lei parla, si riduce ad una forma di socialtecnocrazia? ". "Le definizioni non sono molto importanti, Nella società francese vi sono fermenti e istanze che i partiti tradizionali non riescono ad esprimere. Per questo si ricerca qualcosa di nuovo. E in tale linea un compito estremamente importante, negli ultimi anni, è stato svolto dal PSU e da. diverse organizzazioni cattoliche. · In particolare bisogna parlare della CFDT (Confederazione francese democratica del lavoro). Questo sindacato di ispirazione cristiana, ha impostato una nuova tematica: non solo richieste sindacali, _ma più partecipazione dei lavoratori, più potere. Proprio per questo numerosissimi cristiani, che hanno sviluppato questa tematica, hanno aderito a un partito come il PSU, che si ripromette, al di fuori di ogni schematismo, di ricercare soluzioni nuove. Senza prevenzione. Pensi, per esempio, che al le elezioni per il sostituto di Pompidou, dopo la sua ascesa alla presidenza della Repubblica, il candidato del PSU era un prete". Il discorso di Martinet si amplia sulla tradizione francese di un catt<alicesimo che ha sempre guardato con sospetto le ·istituzioni tradizionali. "Ora i cattolici - dice - si pongono su posizioni di sinistra e di modernismo, con una profonda ostilità verso i gruppi tradizionali, verso la vecchia sociald_emocraz~a.Con atteggiamento da "puristi", respingono ogni compromesso. Interpretano con partecipazione, le istanze che provengono dal la base, soprattutto dai giovani, dagli studenti. Con questi g'fuppi si potrà formare una sinistra nuova. I primi risultati si vedono nell'adesione di quella che chiamerei la .. nuova classe operaia: i lavoratori delle industrie di punta, dell'industria elettronica o chimica insistono sulle richieste qualitative. I problemi da affrontare sono molti, dall'unità europea all'insegnamento, alla riforma regionale e fondiaria. ,. nte ' che su · · emi si possano avere del le ol gie tradizionali". "11 mondo cattolico occupa un ruolo particolarmente importante in questo nuovo schieramento". "Ho già detto che oltre la metà degli aderenti al nuovo partito socialista è cattolica, anche se i leader riconosciuti dei raggruppamento appartengono ai tradizionali apparati di partito. Ma i quadri intermedi cattolici - soprattutto nel sindacato - svolgono un ruolo insostituibile, un ruolo che paragonerei a quello delle ACLI in Italia. Anzi, l'esperienza itaJiana è seguita con molta attenzione. Le ACLI e I' ACPOL sono due momenti, d'azione e di ricerca, che indicano come può intendersi una nuova sinistra. Ormai non è più tempo di parlare di nazionalizzazione o di maggioranze parlamentari, come fanno i comunisti. La prospettiva, che io credo non troppo lontana, è quella di un partito socialista e cristiano, che risponda alle esigenze di que·sta società in trasformazione". "E il ruolo dei comunisti, in questa nuova sinistra? ". "I comunisti francesi sono bloccati su posizioni di conservazione. La Cecoslovacchia è ancora vicina. Althusser e Garal..!dY, che avevano osato criticare l'intervento sovietico, hanno rischiato l'esplusione. I comunisti francesi sono molto più conservatori di quelli italiani, per cui un discorso su una possibile collaborazione deve essere molto cauto. Ma io ritengo che nello spazio di qualche anno, dimenticata la Cecoslovacchia, anche i comunisti potranno dare il loro contributo ad una nuova società. Che contributc? In che modo? E' una questione da approfondire, da studiare: sui resti dei gollismo - che va chiaramente rivelando le due tendenze, di riformismo e di conservazione - dovrà nascere una nuova democrazia. E' questa la grande chance della sinistra francese. Ma questa democrazia nuova deve essere ancora inventata". Walter T obagi (Martedì 4 Novembre 1969) l'Unità ORGANO DELPARTITOCOMUNISTAITALIANO Conferenza stampa di Livio Labor e Riccardo Lombardi ACPOL: UNITA' DELLA SINISTRA DI CLASSE Un convegno europeo a febbraio a Parigi Senza clamore ma con costante progressione, l'ACPOL va sviluppando il suo programma, va cercando e creando per sè stessa uno spazio di intervento efficace, poi itico, a scadenza non ravvicinata e non "elettoralistica", come anche ieri ha ribadito Livio Labor in una conferenza stampa. Riccardo Lombardi, Labor e Fontana hanno convocato la conferenza stampa nei locali dell'ACPOL in via di Torre Argentin-a a Roma proprio per spiegare questo loro progredire in quella che Lombardi ha definito con una battuta la "terra di nessuno": cioè quella zona che è piena di fermenti e sollecitazioni nuovi a livello sociale e non trova - a giudizio del I'ACPOL - adeguata espressione nelle istituzioni, nei partiti, nei sindacati. 37

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