Acpol notizie - Anno I - n. 2 - Dicembre 1969

Un centro - sinistra aggiocnato, dunque? - "No, mi pare che il bicolore DC - PSI sarebbe una cosa profondamente diversa, anche perchè esigerebbe in qualche forma concreta un'apertura di fiducia da parte della sinistra. E questa è un'occasione storica, direi, anche per le sinistre della DC. Il centro - sinistra in ogni caso è irrimediabilmente finito, anche se ne fosse mantenuto il nome. Ma poi un governo si qualifica anzitutto per i suoi contenuti programmatici e questo governo, come qualsiasi altro governo che dovesse venir fuori dalla crisi attuale, sarebbe presto costretto ad adottare una linea nei confronti del grande movimento di rivendicazioni salariali. Questa linea potrebbe essere ancora una volta di tipo conservatore; come avvenne nel '64 davanti alla con~iuntura, ed essere intesa ad adattare le richieste agli equilibri sociali esistenti; ma in questo caso il governo bicolore non potrebbe usufruire di nessuna apertura di credito da parte della sinistra e difficilmente potrebbe reggersi. O potrebbe essere una linea nuova, più moderna e spregiudicata,· che non vuol dire affatto avventurosa. Si tratta di adattare la società alle richieste dei lavoratori e di configurare quindi un diverso tipo di programmazione, di abbandonare la logica del piano che considerava il salario come variabile dipendente, di ribaltare quella concezione dando alla condizione operaia il ruolo di variabile indipendente a cui tutto il resto deve essereadattato. B~sogna riabituarsi a considerare anche le politiche di investimento e dei prezzi in modo non globale ma selettivo, ricordarsi che gli aumenti del potere d'acquisto possono essereindirizzati verso i consumi non inflazionistici. C'è, per esempio, il problema della casa, che costituisce un tipico consumo non inflazionistico, rispetto al quale c'è un eccesso di richiesta a cui corrisponde una politica di costruzione sia finanziaria che tecnica inferiore a quelle francese e tedesca. d'altra parte, per indirizzare l'aumento dei redditi verso i consumi non inflazionistici oggi ci sono ·mezzi più moderni del calmiere. E poi non si scopre .l'America quando ·si ricorda che gli aumenti salariali hanno anche effetti benefici per gli imprenditori. Dopo il maggio francese, per esempio, e gli aumenti salariali anche le stesse aziende mar,giriali hanno aumentato i profitti. Si tratta però di incanalare il grande movimento rivendicazionistico dei lavoratori in una logica coerentemente riformatrice del sistema, di utilizzare questa spinta per portare. tutto il paese a i.in livello di civiltà più elevato; e non di cercare un'occasione per uno scontro cieco, muro contro muro, in funziqne di una vittoria sterile e pericolosa del blocco dell'ordine. Un partito aperto "Rispetto a tutti questi problemi - conclude Lombardi - il nuovo partito socialdemocratico ha già fatto la sua scelta, una scelta omogenea ha l'area moderata che intende esprimere. Tocca ora al PSI di farsi interprete delle esigenze dell'area socia Iista, un'area oggi vasta e . in fermento, che interessa i socialisti della diaspora e la sinistra sociale cattolica. Senza anticipare soluzioni organizzative frettolose, oggi può ridiventare attuale l'idea del partito aperto che la Costituente socialista ·pose in modo astratto, retorico e in definitiva burocratico". l Oluglio 196,;9~. 22 10 eca ~ o Bianco Luigi Ghersi L'intervista della settimana LABOR GETTA IL GUANTO In questa intervista, I~ ·prima che ha rilasciato dopo le sue dimissioni da presidente delle ACLI, Livio Labor ci spiega perchè ha fondato I' ACPOL e ,qual'è il suo ruolo nella sinistra. "Si sta giocando a scacchi tra pochi intenditori, qualcuno, tr_oppo illustre per parteciparvi di persona, _detta le sue mosse per telefono". Con un nuovo tono polemico Livio Labor affronta immediatamente i nodi dell'attuale crisi politica. "Si crea in questo modo un distacco cres·cente tra una società civile in profonda trasformazione e un gioco politico sempre più incomprensibile e chiuso alla partecipazione, mentre tutta la reaità in movimento offre in modo irrepetibile molte occasioni per creare un nuovo modo di fare e di intendere la vita politica". Troviamo Labor nel suo nuovo ambiente di lavoro al primo piano di un vecchio edificio in via di Torre Argentina 21, a meno di 500 metri dalla sede centrale delle ACLI: il suo studi.o è il centro di gravità di una nuova associazione di politica e di cultura, come si autodefinisce, dal , r nomé non privo di un certo ermetismo, I'ACPOL. Labor non è e non ne sarà il presidente, ma solo uno dei principali ispiratori: insieme a cattolici democratici vi sono socialisti demartiniani e lombardiani. Prima della scissione socialdemo- , ' cratica erano delle minoranze socialiste a .partecipare al1' ACPOL, mentre oggi quelle stesseminoranze sono in fondo la stragrande maggioranza di un partito. Così, in modo molto indiretto e mediato neU' ACPOL si è venuta a determinare una significativa convergenza e collaborazione tra socialisti di un· partito da ricostruire politicamente in modo nuovo e lavoratori cattolici ·alla ricerca di una nuova ed autonoma collaborazione nena sinistra democratica e socialista. Questa non è certo una casuale congiuntura ma il risultato• di quel "solerte lavoro fabiano", come lo chiama Labor citando Dossetti, intrapreso già da Presidente delle ACLI per conquistare la piena auto-. nomia dei cattolici nella vita politica. "Bisogna ricostruire una nuova area socialista - continua Labor - un'area che coinvolga tutte le forze della sinistra democratica non comunista. lo mi sento non solo di far parte di questa nuova area di sinistra democratica e socialista, ma sono profondamente impegnato per realizzarla, per questo ho lasciato, dopo la vittoria di Torino, la presidenza delle ACLI. Non voglio fare un secondo partito cattolico; a Lucca alcuni anni fa, dissi chiaramente che questa prospettiva era sbagliata: così si mortificherebbe l'autonomia politica dei cattolici, conquistata dopo tanti anni di serio lavoro, e si raddoppierebbero soltanto gli equivoci. Non voglio fare nè oggi.nè in futuro l'indipendente di sinistra nelle liste del PCI, come non ho voluto fare il dipendente democristiano. Si tratta invece di fare un lavoro più ·ampio, non perdendo le occasioni che si presentano, ma anche sperando che non le perdano altri". Il discorso di Labor ritorna all'attuale crisi politica, alla difficile situazione del socialismo italiano e di tutta la sinitra democratica, alle manovre conservatrici dei socialdemocratici. "La scissione socialdemocratica., sono d'accordo con Lombardi, può essere anche una grande occasione, se il PSI non si farà prendere da un patriottismo di partito, fine a se stesso, ma si aprirà a tutte le forze della sinistra democratica laica e cattolica, abbandonando vecchie remore e vecqhi pregiudizi, che hanno fatto il loro tempo; se accetterà di fare insieme con altre forze di sinistra laica e cattolica un comune lavoro di

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