Luigi Cyaheled - Matteotti è vivente

- 18 - specialmente ·nell'_ambiente del fascismo romano, temeva che potesse e~sere il tale, perchè il più violento, il tale altro p·erihè. il più proclive alle bastonél.ture ed alle_ aggressid1'i, il tal console o il tal comn1.endatore chè in camera caritatis avevano sferrato p. es. in buona fede verso l'on. Matteotti.' Vi fu un'esaltazione fantastica sotto l'incubo, og~Ùriò si sentiva come arrestato nel suo agire, vio- , .... ·lato. nelI;ii sua dignità, vi furono certo scoppii d'ira e di'yiolerito riscuotimento tra le ca~icie nere di tutti i ranghi, n~c;rimin;::zionios~ene, e quasi si cercava, .come. t~ttora, da alcuni si cerca di rintracciare tra. le, camicie nere stesse, coloro che ,commisero il fatale agire; ma ognuno per sè stesso, incontaminato. L'atmosfera littoria fu come sconvolta dall'acidità del delitto e dal lez~o d'un cadavere marcescente e quelli che avevan, commesso qualche aggressione, che avevano agito softo la matta bestialità d' un momento in altr~ vts:;endefascistiche, come più facilmente indiziato dalla giustizia nel caso presente, presi da timore panico, per· impulso istintivo- non perchè réi- cercarono la salvezza. Con il passar dei giorni,, con l' inaridirsi della istruttoria su pochi dati non sufficienti, con l'avvilimento ·e lo sdegno che s'insinua fatale nella luce scialba _delle celle, con l'esaltarsi del Pensiero attraverso veglie e. sogni, con l'arrovellarsi incessante per scrutare la verità; non potrebbero avverarsi accuse tra gli stessi imputati, che perderebbero il sens9 comune nell'apparenza tragica del tutto ? Imputati che fermamente potrebbero convincersi attraverso un laBiblioteca Gino Bianco .

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