Giuseppe Ignazio Montanari - Della vita e degli scritti di Antonio Laghi faentino

22 semplic i , atlorui , gravi , scnt~nziosi , cui non può negar lode se non chi è frivolo o incontentabile. E . ' luanlc 'volte alcun di ques ti veniva a mano del La - ghi , egli l o rendeva non seccamente , ma çon dottrina e con eleganza in versi lat ini: t.al che pur da <1uesio può intendersi quanto eg li sapesse profondamente di latino. E che infatti ti può mai cadere soll'occhi o JliÙ pum o più grazioso o più l imalo? Se ti fai a scorrerli , non è cosa che ti faccia intoppo o f.ostidio : all' indole , a i modi , , alle forme l'hai loslo per poesia latina, e li avviene a quando a quando dover confcssao·e , cloe sotto le mani di lui quc' com· pooimcnti hanno preso aiJito di maggior gentilezza. Che se dirai esservi a lr.una cosa mcn che per(etla , Q a lcuna che nou meri tava ,lo st pdio e il pensiero di tale traduttore, non ne infcrirai per questo ' · che . ogli .sia stato po·cso dal sonno o gli s ia mancato quel sottile giudizio neces,sa rio a ben vedere nelle belle ao·ti , del quale pao·la O razio stesso. P er molte cagioni s'indusse egli a lr~sporta rc al Httino que· sooctli , perchè gentile com· era non !3P"- ' a negarsi ali <: inch ieste , e dirò anzi a lle importu · nit3. degli amic i. I nfraltanlo grande era il ~esoderio, grandissi ma la IJrama di avere di ta li gemme, e pc· rò le versioni del Laghi era no con ogni cura c studio ricercate. Mandate come n viene in m~no di copisti d·ogni guisa , avvenne come suole il più, che andassero da)la costoro t emerit3 cd ignoranza contami na!~ in modo , che appena çi si mos trass~ il Laghi: e per ri parare a ques to inconveniente e provvedere insieme alla gloria della patria , _vi ebbe un bel che fare. .Ma a lla fine la mo~c~t ia di lui fu vinta , c furono stampati scttantuno sonetti traslnti in esametri latini, c riveduti per cura dcii• autore, e pubblicati oel 1807 : i quali invero lui morto o non sa.·

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