IX VENTI .ANNI DOPO: LA REVISIONEDEL PROCESSO ... D OPO il miserando e ·subitaneo crollo del regime, il nuovo governo si preoccupò, con le sanzioni contro il fascismo, di annullare anche tutte le sentenze che erano state emanate durante il periodo fascista per i delitti politici e che costituivano un vero oltraggio non solo alla giustizia ma alla verità. , Perciò il Decreto Legge del 27 luglio 1944 ha conferito .all'Alto Commissario per le sanzioni contro il fascismo la facoltà di chiederla pronuncia di inesistenza giuridica di tutte le sentenze la cui decisione sia stata influenzata dallo stato di morale coazione· determinato dal fascismo; pronuncia riservata alla autorità e com.petenza della Corte Suprema dì Cassazione e più precisamente alla Seconda Sezione Penale della stessa Corte, a tal uopo designata dal Ministro Guardasigilli. · · · Era logico e naturale che si pensasse subito al caso più tipico e clamoroso, al processo 1\1atteotti,nel quale la decisione fu· sottratta alla libera coscienza .dei giudici, sia nel periodo istrtittorio, come nel dibattimento, con ogni sorta di inframmettenze, politiche e la coazione esercitata nella maniera più palese e violenta. _ Perciò, dopo aver richiesto al Senato la Sentenza pronunziatanel 1925 nel giudizio contro De Bono e gli atti relativi, ed aver ricercato negli archivi i numerosi e voluminosi fascicoli del processo contro Dumini e compagni, l'J\lto Commissario aggiunto con lunga emotivata istanza ha· domandato alla Corte Suprema di Cass·azione la sentenza di dichiarazione di inesistenza giuridica della Sentenza delia Sezione d'Accusa della Corte d'Appello di Roma del 1 dicembre 1925 e della Sentenza della Corte d'Assise di Chieti del 24 marzo 1926 con I&qual~ si chiudeva il processo contro gli assassini del deputato socialista. Sono. così tornati al Palazzo di Gil\stizia, dopo tanti anni,. i fascicoli del processo, quei fascicoli che l'avvocato· De Cieco voleva. Biblioteca Gino Bianco ,.
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