Vincenzo Sechi - La verità sul processo Matteotti

86 , a smentire tale deposizione ... ' Qll:indi pochi rapidi accenni al d~_litto,nessuna partecipa_zione del \( olp1, Il quale era .a Ro1!1ama rest? all'albergo tutta la g-iornata, nè vi sono prove conv1ncenh a suo carico. - .. L'avvocato D~nese da buon abbruzze~e. inv~ce avrà slanci patehc1 e comm9venh per toccare le corde dei giurah ... ricorda la mamma, rievoca il Gran Sasso e la, Maiella, le stelle che circondano il fir- · ,mamento, l' « [\bruzzo {?11e e _gentile » del poeta... e chiede ai giurati u~ verdetto d1 pace e d1 clemenza. . 1 Il motivo politico sarà invece ripreso, e con maggior vigore, dall'avvocato Don1enico Leva, altro fascista della vigilia, che pochi anni dop0 doveva entrare alla Can1era quale Consigliere nazionale, dif ensore di ·viola Giuseppe. L'imputato non è colpevole, il dubbio ha assalito tutti, e persino il P. M. ha chiesta la assoluzione: a che pro alkra spendere altre parole in sua difesa. Meglio invece cercare ·~ncòra una volta di persuadere che la colpa è tutta degli uomini della opposizione e dei loro metodi, che Matteotti provocò con tutta la sua opera i fascisti, e che egli quindi dovrebbe imputare a se stesso e solo a se stesso la sua fine. Giungendo ad esclamare che- « la morte fu voluta dal destino,.fu volutada quella idea che si chiama Dio!». . La serie degli avvocati minori è chiusa da J\ldo V ecchini, non ·ancora Consigliere Nazionale, che forse non sospettava di dovere a distanza di circa vent'anni presieder il Tribunale Speciale di .Verona e condannar~ a 1norte De Bono e Marinelli, insieme agli altri fedifraghi 1nembri del Gran Consiglio... · · ' Poche parole in diresa di 1\ilalacria.che è già stato difeso con la richiesta di assoluzione del P. M., 1nolte invece contro la vittima e a ·difesa del. partjto calunrliato e vilipeso durante tanti mesi. · Matteotti, afferma il valoroso difensore, non è mai .stato il sim~ bolo dell'Italia oppressa, gli oppressi e i sacrificati iurono invece· tutti quelli che avevano combattuto e che tornati dalle trincee videro l'inutilità d~l loro sacrificio e non ebbero il premio che meritavano ... E con la finale di effetto,· patriottica e retorica al tempo stesso, l'arringa è terminata e, se Dio yuole, anchè l'udienza! Nell'ulthna giornata, chi sbalordirà ,niaggiormente magistrati, pubblico e giurati è Farinacci, drappeggiato nella toga fiammante · delle donne Chietine, il neo. avvocato « honoris causa » che aveva -da_ poco abbandonato definitivamente- gli scambi della staziondna nei) pressi di Cremona per i codici, e che dovrà poi imperversare per un 1 ventennio nelle aule giudiziarie di tutta Italia, accoppiando alla sua retorica gonfia d'orgoglio e di presunzione l'arroganza e l'ignoranza più supina· delle norme di diritto. . Biblioteca Gino Bianco

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