.. 85 stodire in un museo, e che il Presidente della Cort~ d'Assise, ha pre- ' ferito inviare in un archivio, tornati orà alla luce, anche se manomessì · proprio da quei fascisti che tanto gelosamente volevano .custodirli, sono la prova solare delle consorterie, dei .raggiri, delle truffe, di tutte le porcherie senza nome che si compivano ali' epoca, in cui governava Benito a palazzo Chigi e i suoi accoliti al Viminale, e che costituivano solamente il preludio di tutte le altre innu111ere\rolitruffe e spoliazioni con1messe durante un ventennio ai danni del Paese. . I reggitori claudicanti citati a Chieti, senza ardire e ardore, erano, avvocato De Cieco, (che speriamo non dovrà e non potrà più indossare la toga per il buon nome dell'Ordine), quei poveri mai onesti ministri che da Sella a -Rattazzi, da Minghetti a Luzzatti. da Giolitti a Orlando e Nitti governarono senza impinguare gli averi loro e delle loro famiglie e con sacrifici senza nome portarono l'Italia al pareggio~ e 11 fecero rispettare ·all'estero in pace e i.n guerra sino al raggiun .... g_imentodella sua unità e dei suoi ideali. Forse non avevano ardire e ardore, il sacro ardore fascista che non conobbe mai scrupoli quando si trattò di arraffare e di spogliare, e l'ardire degli improvvisati condottieri che portarono il paese· allo sfacelo nella più stolta guerra. mai dichiarata e combattuta. Ma l'accusa di aver lucrato ai danni della nazione, è un accusa che fa ap-- pena sorridere di pietà e di compatimento ... come l'epigrafe scolpita nella lapide di Palazzo Braschi « regno di simonie e di patteggiamenti » che a ragione Benedetto Croce vuole sia conservata ai posteri per documentare il grado di temeraria impudenza al quale il Duc·e e la sua banda di avventurieri érano giunti. · l\ Chieti il deputato fascista profetizzava l'avvenire ... la manna delle consorte.rie~delle clientele in camicia_nera, dei raggiri di ogni genere si andava allora .solo delineando e iniziando, ma doveva, liquidate definitivamente le opposizioni, diventare norma di vita e re.. gola di stato nella concezione mussoliniana dello stato autoritario, autarchico e guerraiondaio dal 1926 al 1943..• * * * L'avvocato Danesè Fortunato, il difensore di Volpi l\lbino, è meno politico e meno irruento del collega che. lo ha preceduto; _ma anche lui non si addentra. troppo nel processo. Non è troppo f~cile dipingere il cliente, ben noto a tutti quale il maggior criminale della banda di arditi di Milano, come un pacifico agnellino ... De Bono stesso aveva deposto' al giudice « l\ Volpi, il quale mi ha dato non pochi grattacapi, sono certo da imputarsi quasi tutte le azioni illegali e ·1e violen.ie compiute a Milano in ,questi ultimi tempi.~. » e il Senatore, allora affaticato a Tripoli, non poteva venire, come il povero Putato,. Biblioteca Gino Bianco
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