84 perder altro te1npo prezioso cosl terminava « A Chieti non. si seppellisconole opposizionigi~sepolt(! da un pezzo, non si abbattel'Aventino che è già crollato ·come un castello di carte: non si aprono .leporte gi'à aperte, anzi spalanc_atedopo il tre gennaio 1925! ». · * * * .IVlala dHesa· non ten11e eccessivo conto dei consigli impartiti dal « buon Arnaldo » perchè il torneo oratorio imperversò durante due lunghe udienze, dando 1nodo a.gli avvocati di sfoggiare tutte le loro doti e la loro abilità, più al servizio del partito che degli imputati. Prima che essi iniziasserò le loro fa ti che, si alzava a parlare l' on. Giustino Troilo, il gerarca di Chieti il quale non poteva Iare a meno di portare il ringraziamento per l'onore e il privilegio concesso alla sua città con la celebrazione del processo. L'oratore dopo aver anche procla1nato solennemente che Matteotti era stato vittima del destino e della storia, si rivolgeva deferente all'on. Farinacci con enfasi com1nossa « Tu, Farinacci, hai saputo vestire-la ca111icianera per difenderela rivoluzione;ora vesti la toga per difendere la giustizia!». · Spettacolo di tanto ludibrio e di servilismo grottesco, unico, riteniamo, negli annali delle cronache giudiziarie. · Ed ecco dopo il prologo, l'avvocato on. Attilio De Cieco, il fa... sdsta della priina ora, difensore di Poveronio, il quale ben poco si occupa ·del fatto e del delitto. Infatti, non vi sono prove a carico del suo difeso; la deposizione resa nell'aula da Aldo Putato, deve aver dissipato ogni dubbio nell'animo dei giurati, le ammissioni precedenti non hanno più alcun valore dopo la smentita odierna.~. Poveromo è innocente, non era sulla macchina il dieci giugno e quindi non ha alcuna responsabilità di ciò che quel -pomeriggio avvenne. Quello che conta nel processo è lo sviluppo politico successivo, la campagna inscenata dalle opposizioni che hanno creduto, e si sono illuse di poter colpire il governo e il partito... · « 1 settanta fascicoli di questo processo - esclama l'avvocato rivolgendosi deferente anch'egli a Farinacci che approva - noi li faremocollocare,dopo il verdetto,in un 1nuseostorico! Quei settantafascicoli,dovevanocostituir.eper i nostri nemici, la pietrato1nbaledel fascismo, e invece sono proprioquelli co i quali noi abbiamoinchiodatoalla gogna i nostri avversari, abbiam crocifisso per se11zprel'Italia delle opposizioni,la piccola ltalia del · consorterie~delle clientele, dei raggiridei reggitoriclaudicantisenza ardire e senza . ardore! ». . · L'av·vocato ·De Cieco, senza volere; aveva detto quel giorno una grande verità; i fascicoli del prpcesso l\ilatteotti, che egli voleva cur. Biblioteca .Gino Bi·anco
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