70 verosa lode alla « solerzia della Autorità di Pubblica Sicurezza che riuscì rapida1nentea scoprire gli autori dello efferato delitto » fingenow do così- di dimenticare le destituzioni di tanti solerti funzionari e ·le· dimissioni di De Bono da Direttore Generale della Polizia proprio per le critiche e i rimproveri mossi a proposito della lentezza delle indagini e i· 1nancati arresti dei vari compari... , Onde non ·si può fare a meno di pensare che· quella frase ·suoni piuttosto, ironicamente invece di significare una lode e un omaggio alle autorità tutorie. Si hanno quindi parole di commosso rimpianto per la vittima, e accenti di sdegno per gli assassini « nel cui silenzio e nel cui mendacio tutto è supponibile, nulla è certo!». · · La sentenza rievoca il fatto in ogni dettaglio e particolare èon una cronistoria degli avvenimenti, dal pomeriggio del dieci sino al ·giorno in cui furorio rinvenute le spoglie del deputato nella fossa. della Quartarella e riassume pure i risultati della istruttoria riportandosi alle dichiarazioni rese dagli imputati· e dai vari testimoni. Si smentisce la versione data dal Dumini sulle cause della morte di Matteotti, si confutano gli altri argomenti difensivi, si svalutano gli alibi dei vari imputati, e poi si esaminano le figure dei mandanti. Jl tal punto la sentenza rimprovera aspramente tutti gli ecces ... ~ivi scalpori provocati dalle lettere anonime, da rivelazioni, da epistolari, da notizie inventate e sfruttate dalla stampa, in specie di opposizione che si _sono poi rilevate in gran parte destituite di ogni fondan1ento, e che nulla avevano a che fare con il delitto. Di Cesare Rossi e di Marinelli sono tratteggiate le figure, e la sentenza appunta i suoi strali specialmente. contro il primo, per giun ... ~er alla conclusione che i varii mandanti, e tra questi il Rossi in particolare, per salvare le loro posizioni, vollero creare la leggenda di un· or~anismo segreto alle dipendenze del governo e del partito che avrebbe operato con violenze e aggr~ssioni ai danni di deputati e di persè.1nedesignate. È stata questa la scusa per difendersi e ·per poter· eliminare ogni· re~ponsabilità: il ricatto posto al governo e al partito dai mandanti, i quali non hanno peraltro potuto offrire prove concrete de1le loro asserzioni, e che hanno voluto Jar credere di aver agito per il bene e nell'interes·se del partito. ' · - « Riveìazioni, delazioni e indiscrezioni, -- conclude la sentenza - 1 che 11011 avevano altro scopo, ingrandite poi ed esagerate ad arte, che quello di tentare di coinvolgere personalitià di ·go11ernonella /.osca faccenda e che non portavano alcuna luce i11ordine al delitto vero e proprio ». Con lale deplorazione solenne ed energica al tempo stesso, e riferendosi alla Sentenza dell' l\Jta Coi;te d.i Giustizia del Senato, ed al proscioglimento di De Bono, viene messa la parola fine .su ogni possibile .indiscrezione relativa a responsabilità di altri, · e. preclusa ogni indagine su mandanti oltre la cerchia già tanto· ristrettà degli , jmputatL Biblioteca Gino Bianco
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