67 tare a ccnseguenze ben più gravi del se1nplice sequestro 4i persona .. - Sarebbe bastato. che la sentenza si fosse posto il quesito doveroso sul. perchè e sui motivi che avevano ·spinto i criminali ad attirare con la forza sulla macchina fatale l'onorevole Matteotli, perchè le conclusioni sarebbero forse state diverse sul rapporto· di ·causalità tra seque ... stro e omicidio .. Ma i magistrati i quali ·non hanno sentito neppure il bisogno di contestare a cinque individui pregiudicati i quali in pieno giorno sequestrarlo ,e uccidono una persona, la aggravante della· asso .... dazione a delinquere, potevano indulgere su ben altre più sottili e prettamente giuridiche considerazioni. · Se si fosse- contestata, come era naturale, la aggravante della. associazicne a delinquere, la· pena per i responsabili sarebbe stata notevolmente agr..ravata, così pure quella per i favoreggiatori e i co1n- , plici, 1na soprattutto sarebbero emerse responsabilità per tutte le altre violenze e aggressioni che invece ;rimasero in1punite e sulle quali si preferì la tattica ten1poreggiatrice in attesa della provvidenziale amnistia del luglio 1925 per i réati di natura politica. . La sentenza passando ad occuparsi de\la pàrte relativa ai man-• danti ed ai c01nplici .doveva ai:frontare il compito più difficile e più pericoloso ,.,dalpunto di vista politico. Negare in maniera assoluta che mandanti esistessero era pressocchè impossibile, occorreva pertanto,. con abile e prudente ragionamento, ammettere la esistenza di man-- danti, ma circoscrivere il campo delle indagini e limitarlo in una cer .. chia n1olto ristretta. Eccò perchè la sentenza dichiara che Dumini aveva la piena e assoluta consapevolezza di cmnpiere il delitto· e cosi pure la dovevario avere i varii suoi complici fotti. giungere a Roma e con i quali certo era stato concretato un piano d'azione e preordinatoil sequestro del deputato in ogni particolare, pur non preyedendo il successivo assassinio. ' . I\ tal proposito varie pagine sono dedicate alla preparazione dell'impresa, ricordando i varii telegrammi inviali ai complici dal Dumini, le loro risposte, la strana coincidenza della coabitazione nellostess3 albergo e persino nella stessa ca111era, i pasti consumati assi2;_,1enelle diverse trattorie, la vita intima e comune nei giorni che precedettero il delitto, e la improvvisa partenza di tutti i convenuti da Roma, le loro prime impressioni Huando si sparse la notizia. della scon1parsa dell' on. Matteotti e la successiva latitanza. Questo per quanto riguarda i complici; ma per i 1nandanti la , sentenza non assume più un tonQ così netto e preciso e si addentra in ragionamenti contorti e nebulosi dai quali appare un unico e chiaro- . scopo: quello di voler salvare i maggiori responsabili. Naturalmente il primo ad essere scagionato da ogni colpa è il senatore De Bono il quale appare vittima dei suoi amici e dei suoì funzionari: egli non .sapeva nulla, era all'oscuro di quanto si andava tramando contro la persona e l'incolumità dell' o.n. .M.atteotti, e, non Biblioteca Gino Bianco
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