✓ VII. LA SENTENZA DELLA SEZIONE D' ACCUSA PLl\.Cl\TI\ la bufera che si era violentemente· scatenata durante i primi mesi dopo il dieci giugno in tutto il paese, calmata l'opinione pubblica, dopo tante indiscrezioni e- rivelazioni soffocate rapidamente sul nascere, l'istruttoria andava verso il suo epilogo. Le fatiche di tanti magistrati si sarebbero ben ptesto conchiuse, limitate solo ad accertare la responsabilità -degli imputati tratti in arresto senza indagare oltre ed evitando di sconfinare in zone pericolose ... Lo dimostra il fatto che, mentre in un primo momento, tutto sembrava predisposto ad allargare l'inchiesta ricollegando il delitto Matteotti con le aggressioni subite dagli onorevoli Mazzolani, Forni, Misuri e Ber-- gamini, alle quali pare non fosse estraneo lo stesso Dumini e altri suoi compagni, onde poi contestare. agli imputati la aggravante della associazione a delinquere, a un tratto tali ottimi propositi sfu1nano nel null&... Il confronto chiesto dal Giudice Islruttore Occhiuto tra l'on Bergamini e D1l:mini,per poter identificare l'aggressore del deputato, non ha, più luogo, e le istruttorie delle aggressioni e violenze contro deputati e personalità dell'opposizione migrano dall'ufficio del giudice Occhiuto verso altri magistrati che ·le fa~anno tlormire sonni tranquilli. Occorre perciò affrettarsi e chiuder la istruttoria liel delitto Matteotti in maniera da non suscitare altri commenti e non provocare altre discussioni che potrebbero ·far ricordare tanti episodi ormai dimenti- .cati. Così in data nove ottobre 1925 è depositata la requisitoria dai due magistrati Del Vasto e Crisafulli con le conclusioni e le relative richieste a carico degli imputati. . La sentenza che ha dettagliatamente esposto i fatti ed i risultati della istruttoria pone in maniera decisiva quattro quesiti ai quali poi darà le sue risposte. Chi furono i cinque individui che oltre allo chauffeur operarono il dieci giugno 1924 il sequestro del deputa.to e a chi di - ~ costoro va addebitata la successiva uccisione? ' Vi Iuronò mandanti e complici nel delitto e in quali limiti? • 6 Biblioteca Gino Sianco '
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