63 assun1endosi in pieno tutta la responsabilità dell'assassinio. Fatti certi e positivi questi che· balzano evidenti da tutte le pagine della istruttoria e che nessuna decisione dell' J\lta Corte· di Giustizia del Senato ha potuto cancellare. · Da uno. solo, tra mille documenti, balza la verità lampante e nuda: dalla lettera che Dumini riceveva di nascosto in carcere, e che fu rinvenuta cucita nella fodera del suo paletot, dopo altro sequestro di corrispondenza cJandestina, nel novembre del 1924. « Vaselli mi disse che avrebbe fatto capire a Mussolini quanto era tradi-lore. De Bono intanto è stato liquidato; non è vero che Cesa- · rino abbia parlato. È vero che tu hai preso tutta la responsabilità? cerca di non parlare più e rimani ben fermo nel punto che sai. Tutti si interessano di te: ma il momento è terribile. Pare che si sia 'parlato a M ... per sapere come intende sistemare la tua posizione». Certo, che nel novembre del 1925 quando ancora esisteva, sia pur soggetta a tutte le violenze e illegalità, una opposizione il mo1nento, ~e, non terribile era ancora incerto per i criminali esponenti del fascismo. Ma poi le nubi si dileguer~nno rapidamente e l'orizzonte si rischiarerà... Il mese prima, il « Popolo d'Italia ;> l'organo ufficiale di Mussolini poteva scrivere in risposta al Senatore J\lbertini ancora, ma per poco, a capo del « Corriere della Sera» che << nella è lotta all'aria aperta, ha condotto- un giorno e ser11preali' aria aperta ri}'icarsi la colpa' e il delitto individuale. flr1atutto· ciò è molto 1neglio del liberalismo da frigorifero del Senatore Albertini senza anima e se11Zél.eutusiasn10... >). Articolo che il « Sereno » di Roma del 4 ottobre 1924 così c01nmentava << Sissignori, il. regime della violenza che è letta ali' aria aperta, ha condotto un giorno e sempre all'aria aperta un automobile con dentro un deputato socialisla assassinato. Ebbene, _111eglioche si possa far continuare il macabro itinerario a quel/' auto1nobile che andare incontro al frigorifero del liberalisnzo ». * * * La polemica tra Farinacci e il Senatore Tittoni, a proposito delranlìlascis1no del Senatore' Zupelli si chiudeva con la lettera inviata al Presidente del Serrato dal Segretario del Partito che vale la pena ri ·:ordare. << Quando il Senatore Sforza è stato chiamato n-zentitore e traditore, il Senatore }J.lbertini è stato più i,olte inchiodalo alla gogna, il Senatore Lusignoli è stato qualificato pagliaccio, non si sà. per ql!ale ragione non si possa aggettivare il Zupelli con un epiteto anche troppo elegante, non volgare, in confronto al 1nale che ha compiuto ai danni del fascismo )>. Il Presidente del Senato dopo tale lettera, diramata alla stampa ilaliana dalla Stefani, nella quale l' .Alto Consesso Biblioteca Gino Bianco
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