58 * * * L'istruttoria delr Alta Corte del Senato si è occupata in primo luogo di accertare se fosse ·vero che l' on. Matteotti, giusta quanto aveva in1pudentemente affermato il De Bono, fosse costantemente oggetto di vigilanza e di protezione efficace da parte della polizia. Protezione che doveva necessariamente esser intensificata dopo la data del trenta maggio, giorno in cui il deputato aveva pronunciato il disc9rso che tante ire e minaccie aveva ,.provocato da parte della stampa fascista. Minaccie evidenti che ricorrevano su tutti i giornali e che erano state fatte anche da autorità e deputati fascisti come è risultato, dietro ordini venuti dall~alto. Basterà ricordare in proposito il telegramma inviato dal Capo dell'Ufficio Stampa a tutti i direttori di giornali legati al governo in data trenta màggio, nel quale dopo ·aver ricordato « che la cronaca delle prime sedute parlamentari ha riz,elato in forma chiara ed inequivocabile quali siano f propositi e i piani delle varie opposizioni esasperate per lo stato di impotenza cut li condanna irrimediabilmente il vittorioso regime fascista più che mai consolidato dopo il discorso della Corona » è precisato che « le odierne, premeditate ed eccessive provocazioni culminate nel discorso Matteotti fanno parte di questo piano co11certatoall'indomani della vittoria del sei aprile. Sarà perciò opportuno e veramente patriottico che il Vostro giornale sia nella cronaca degli incidenti odierni, sia nelle note di co111mentosveli con energia e severità di giudizio e assegnando sin d'ora le responsabilità che obiettiva1nente ricadono sui tracotanti laeders dell'opposizione (particolarmente quella cosidetta costituzionale e l'altra unitaria) questi propositi destinati a seriamente compro1nettere, per l'inevitabile e doverosa reazione che il regime fascista a un bel momento opporrà , senza riserz,e di sorta la raggiunta auspicata norn1alizzazione della vita nazionale. - Cordiali rin~raziamenti e saluti». , Documento quanto mai significativo che non ha davvero bisogno di adeguati commenti, per la sua precisione e le direttive che impartisce, seguito dallo scritto dello stesso Mussolini nel quale è detto testualmente « dopo il suo discorso provocatorio l' on. Matteotti meritava qualche cosa di più tangibile dell'epiteto di masnada lanciatogli dall' on. Giunta ». Mentre. De Bono si era affrettato a dichiarare a tutta la stampa e poi in sede istruttoria, che la polizia da vario tempo sorvegliava attentamente l' on. Matteotti, la deposizione resà al riguardo al giudice istruttore da parte del comm. Bertini Francesco ex Questore di Roma è quanto mai significativa: « Escludo che si facesse una vigilanza speciale e continua di pedinamenti al Matteotti, esisteva solo un piantone che aveva l'ordine di sorvegliare il portone della casa». Non solo, ma De Bono insisteva dichiarando che egli aveva dato Biblioteca Gino Bianco
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