53 esplicita denunziato lo stess_o Mussolini, in quanto a lui si faceva risalire, così come per l'assassinio di Matteotti, la responsabilità della aggressione, riferendosi agli ordini precisi impartiti, secondo le rivelazioni di Cesare Rossi per « punire immediatamente e inesorabilmente Misuri». Si chiedeva perciò la riapertura de_ll'istruttoria e la applicazione dell'art. 64 del Codice Penale allora in vigore che comn1inàva severe pene contro coloro che ave.vano concorso nel· reato sia con l'eccitare o rafforzare la risoluzione di comn1etterlo o con il promettere assistenza e aiuto da prestarsi dopo il .reato o con dare istruzioni e con somministrare mezzi per eseguirlo e infine con il facilitare l'esecuzione· prestando assistenza e aiuto prima o durante il fatto. Il quotidiano « Il Popolo » nel suo nun1ero del 30 dicembre 1924, a poca distanza dalla pubblicazione delle rivelazioni di .Rossi, riproduceva in prima pagina il testo dell'articolo succitato, ricordandolo alla 1nagistratura perchè fosse applicato contro n1andanti e responsabili alti e bassi ... e pubblicava per intero la denunzia -presentata dall'avv . .Tino, il quale da allora fu vittima di persecuzioni tenaci èla parte del 'Regirr1e, 1nentre, come era naturale, l'istanza finì nel cestino della carta straccia del Procuratore del Re. - · * * * Cesare Rossi, arrestato lo scorso anno in seguito a' mandab di cattura emesso dall'Alto Com·missario 'per le sanzioni contro il fascismo, inviava da Salerno una lettera all'Alto Co1nmissario aggiunto on. Mario Berlinguer neJla quale dichiarava « eccetto la mia quota di responsabilità morale nella costituzione della « ce-ka », voluta e organizzata da De Bono e da Marinelli, io non sono colpevole perchè seppi del delitto Matteotti solo all'indon1ani dell'accaduto». Nella lettera, allegata agli Atti inviati dall'Alto Commissariato alla Corte di Cassazione per la revisione del processo, egli esprime la ·sua meravig1ia per il fatto che solo lui sia stato. arrestato, dopo ~sser stato una ~ittima del fascismo, mentre tanti gerarchi e tanti pezzi grossi del partito, molto più colpevoli e responsabili, sono ancora a piede libero e circolano itnpunemente ... Per queste considerazioni non possian10, in verità, dare l~rto all'ex capo deffufficio starr1pa del Presidente. Il quale, adesso, dal carcere di Regina Coeli, ha scritto un altro Memoriale, 1nolto ·meno lungo e prolisso di quello· del 1924, e ne ha ,inviato copia ai Presidente del Consiglio, al Conte Sforza e al Ministro della Giustizia. Nel Memoriale odierno, che siamo riusciti a leggere, non si ianno rivelazioni di sorta sul delitto Matteotti e non se ne promettono neppure... Cesare Rossi tiene a porre in chiaro che tutto quello che era 5 Biblioteca Gino Bianco.
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