46 nel_ fratten1po, certo ~n seguito alle esortazioni .ed ai' consigli venuti _dall'alto, cambia tattica, sm,enfisce la pubblicazione·del «testamento», sfoga con telegran1mi al buon Arnaldo il suo dolore per le calùnnie e le dicerie messe in giro sul suo conto da ainici e nemici... e torna poi ai suoi preferiti giuochi di borsa ed affari più o meno lucrosi. Cesare Rossi, l'amico intimo di Mussolini, che lo elevò rapidaniente alla carica di capo dell'ufficio stampa e lo fregiò dei galloni di caporale· d'onore della Milizia, ha invece il torto di non voler comprendere la situazione e di non ·seguire l'esempio degli ainici del Vii:ninale. Egli insiste a voler .parlare e peggio ancora, a scrivere lanciando accuse precise ed espli_cite per difendersi dall'accusa di aver organiz .. zato o per lo r.aeno, favorito il delitto Matteotti. . · Il suo Memoriale è un documento quanto mai interessante ed in1portante che Mussolini é il fascismo non gli dovevano più perdonare. Egli uscirà dal carcere con gli altri, perchè la Sezione Istruttoria lo dev.e necessariamente prosciogliere nel dicembre del 1925, ma poco dopo deve riparare ·all'estero perchè in Halia 'non spirano più arie tranquille per lui, ormai bollato e messo alla gogna da Farinacci. Il fascismo però lo perseguitò oltre il confine, e riuscì a trarlo nel tranello che permise agli sbirri del Duce di arrestarlo ai confini della Svizzera nel 1929, provocando una vibrata protesta da parte della Repubblica El etica per la violazione extra territoriale. Cesare Rossi, dopo esser sfuggito alle assise ed ai giurati di Chieti, dovrà poi comparire davanti ai giudici ben· più severi ed implacabili, quelli in camicia nera del Tribunale Speciale, che lo condannarono a trenfa anni di reclusionè sotto l'accusa di aver organizzato all'estero complotti contro il regime, e cercato anche di attentare alla sacra vita del Duce.- · Dal ·carcere di Regina Coeli, dove ora, tragica ironia del destino, Cesare Rossi è tornato dopo tanti anni, in data diciotto febbraio 1925 inviava al Presidente della Sezione d' J\ccusa un lungo Memqriale nel quale si premette che· « il memoriale in cui si accusavano Mussolini e De Bono, ..pubblicati in sintesi da varii giornali, non è autentico n1a è certo il frutto della ricostruzione di varii episodi da me narrati ad alcuni amici la sera del quindici maggio 1924dopo il delitto Matteotti>>. Per tale ragione_ l'ex Capo dell'UI-ficio Stampa del Presidente credette opportuno inviar~ altra copia al magistrato, riveduta e cor-- retta, con le sue discolpe in merito a,l delitto. Sono oltre trenta pagine, ormai ingiallite, che· fortunatamente si sono potute conservare tra gli atti del processo, e che avvincono per le molteplici rivelazioni sull'a1nbiente delFepoca, sui vari episodi di violenze perpetrate a danno di uomini dell'opposizione, sui metodi usati dal fascismo in quel torbido periodo che precedette il famoso colpo di stato del millenovecentoventicinque; Biblioteca Gino Bianco
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