Vincenzo Sechi - La verità sul processo Matteotti

33 ,, * * * Pochi giorni dopo, quando erano stati nel frattempo interrogati Filippelli e altri imputati, Dumini riceve una nuova visita dei giudici istruttori i-quali gli co:qiunicano che proprio il Filippelli aveva dichiarato che si era costituita una associazione di criminali fascisti, denon1inata Ce-ka, agli ordini diretti di Rossi e Marinelli, di cui egli Dumini faceva parte e che aveva appreso anche che si volevano dare delle legnate a1l'on..Matteotti. Dumini è ·indignato a tale rivelazione e scatta « È una vera infan1ia, una vera infamia che io smentisco nel modo· più assoluto ». In tale data, 20 luglio, l'interrogatorio non si prolunga oltre, e, poichè l'avv. Dello Sbarba ha declinato l'incarico, l'imputato nomina suo difensore l'avvocato Roberto Farinacci. Caso strano però, il giorno stesso, informato pare da altri del desiderio del Dumini, Farinacci si affretta a scrivere al Presidente della Sezione d'J\ccusa dicendosi dolente, per gravi e urgenti altri impegni, di non poter assumere il patrocinio di J\merigo Dumini. Viene allora nominato d'ufficio l'avvocato Domenico Melucco · il quale scrive altra lettera rifiutando l'incarico perchè intimo amico delI'on. Matteotti e sdegnato del delitto... la Sezione d'J\ccusa è in serio imbarazzo davanti a tali proteste così imperiose; il povero Dumini rischia di restare senza difensore. Dopo la nomina di ufficio dell'avvocato Belloc e infine dell'avvocato Macherione su designazione del_ Presidente stesso del CqHegiq dell'Ordin~ degli avvocati, l'avvocato ·Giovanni Vaselli accetta l'incarico di difensore di fiducia che mantiene per varii mesi, sino a che non ritorna alla ribalta l'on. Farinacci che dovrà difenderlo davanti a.i giurati di Chieti. È curioso _notare come Farinacci, nominato sin dal pril]lo istante si sia affrettato a. declinare l'incarico scrivendo direttamente al Presidente della Sezione d'J\ccusa e come, solo dopo parecchio tempo, ab- . bia assunto la difesa del Dumini. Ma il fatto è da porsi in evidente re- - lazione con l'atteggiamento assunto dapprima dal partito il quale tentò far credere, e il Farinacci stesso ne fu·_principale assertore dalle colonne del suo giqrnale che il delitto fosse stato perpetrato da delinquenti comuni, e poi addirittura da amici di partito dello stesso deou,. tato socialista, onde la necessità di non assumere la difesa.del fascista di provata fede quale era J\merigo Dumini. Solamente in' seguito l'o-_ norevole Farinacci potrà tranquillamente sedère al b~nco della difesa e patrocinare la causa del fascista·provocato dall'òn. ·Matteotti nei suoi più puri e\nobili sentimenti, e difendere insieme a lui il p~irtitostesso. _ Biblioteca Ginò Bianco . r

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