Vincenzo Sechi - La verità sul processo Matteotti

I 32 • ivi rimasi a scrivere alcune lettere nell'atrio del/'albergo, ciò che potrà testimoniare il portiere Enrico che di solito dà la carta ai clienti, e resta al banco. Poi passai al cinema Quattro Fontane e di lì, dopo lo spettacolo, uscii e mi recai in Galleria a leggere i gior,;zali della sera, ed alle ore ventitrè rientrai alf albergo Dragoni nella stanza N. 76 dove erano alloggiati anche altri amici volontari di guerra; venuti a Roma / pel' affari, alcuni già ripartiti». In tal maniera, con un bel pranzo al Boggiano, pagato forse anche quello dal Viminale, una _tazza di caffè puro, due chiacchiere, e uno spettacolo di cinematografo, il candido Dumini giustificava pienamente l'impiego della sua giornata del died giugno... . .· Ma i magistrati vogliono sapei:~· qualche altra cosa, nella loro mania di voler saper -lutto e su tutto indagare ... « Conosce un tal avvocato Filippelli? ». • _ « Conosco il Filippelli, che mi diede la macchina 9a lui noleg~ giata al· Garage·~ei Crocifer!,_macchina -che io. usai con i. m~~~ amiài per él.ndarein giro a Roma e fare ~na gita a Frascati. _Nella·notte·_aal nove al dieci l'automobile fu portata al Viminale e nella notte successiva n:el cortile di palazzo Chigi da me stessò. · Ma nelle ore antimeridiane del giqrno dieci la macchina non fu - mai usata, anzi io là vidi ferma . ìn ,piazza Montecitorio · davanti · alla .redazione dell' "Impero" ». . . 1\ tal punto seguono più serrate le contestazioni dei giudici istruttori e il povero. Dumini è costretto a svelare un particolare importante che avrebbe preferito tacere. « Devo confessare che il giorno prima due mi~i amici (sen1pre quelli della gita a Frascati) che avevano un po' bev·uto, vomitarono nell'interno della _macchina sporcandola e rovinando le tél.ppezzerie./Illora fu pensato dt tagliare il tappetino interno e la stoffa macchiata e ·sporca per farla cambiare e sostituire ... ». E poichè il_ giudice insiste aggiunge « so anche che l'auto doveva · esser portata alla rimessa Tattini e Maraga ·doz,e abitualmente si facevano le riparazioni. Gli amici che occupavano la stanza-numero 76 erano Mazzo~a, Putato, Viola, Poveromo, Mariani e Florida; io mi occupai anche per far rilasciare alla Questura i porli d'arme per tali miei amici: debbo aggiungere che nessuno di loro sà condurre l'automo_bile,io la guido ma poco perchè mi stanco a causa della mia [erita di guerra. Nomino_mio avvocato di fiducia r aim. on. Arnaldo Dello Sbarba». · · Così si chiudeva la prima fatica dei magistrati e il primo intérrogatorio di I\merigo_ Dumini. - _ I Biblioteca -Gino Bianco

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