... 26 * * * Tutti gli avvenimenti che si seguirono con ritmo accelerato dal 1 O giugno in poi se~bravano creati per .orientate il Paese verso nuovi destini e liberarlo dalle pastoie del regime: ogni cosa sembrava congiurare contro il Governo e il partito. Le diinissioni di Finzi da Sottosegretario all'Interno e poi la sostituzione di De Bono dalla carica: di Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, l'arresto di Cesare Rossi e di Filippelli, quello di Marinelli, le rivelazioni· del Memoriale di Rossi, le accuse più o meno esplicite contro Mussolini, portavano inevitabilmente alle scissioni tra gli stessi fascisti e ad una crisi evidente. Sembrava anche che Mussolini, in una riunione segreta, avesse deciso di rassegnare le dimissioni, ma i gerarchi si opposero a tale progetto intuendo che non sarebbe più tornata l'occasione di restare al potere. Certo in quella riunione fu decisa la tattica da adottare per salvare non tanto il partito e il governo quanto le posizioni personali di tante persone che intravvedevano luminosi orizzonti per i loro disegni ·e le loro insaziate e insaziabili brame. . Alla camera, Turati, in un discorso lapidario inchioda alla gogna il fascismo, al Senato il Conte Sforza dice testualmente a Mussolini a proposito delle indagini sul delitto « o complice, o inetto, o mandante in omicidio o imbecille» e il Senatore .Albertini chiede spiegazioni sulla inettitudine della polizia nel rintra.cciare il cadavere di Matteotti. Ma Mussolini, che ha ab andonato ormai alla giustizia i suoi com-· plici, non si scompòne davanti alle invettive ed alle interpellanze; la tattica da seguire è orma.i segnata, è la tattica che dovrà portare l' opposizione sull'Aventino e la esautòrerà per sempre, che farà trionfare il fascismo definitivamente senza più impacci o ostacoli, che instaurerà dopo poto tempo il regime totalitario nel senso più assoluto e più abietto della parola. Il Capo fa arrestare e perquisire senza più scrupoli, non· tenta .più salvataggi di persone, ma al tempo stesso fa imbavagliare la stainpa predicando l'ordine e la legalità. E il partito dapprima più cautamente, poi nella maniera più sfacciata passa alla controHensiva ed alla reazione. Ognuno ha il suo compito in questa nuova iase, dopo il delitto ~ prima del proeesso: De Bono assume il ruolo di vittima sacrificata e lascia il Viminale e le sue contesse avventuriere e delatrici mentre si inizia l'inchiesta della 1\lta Corte di Giustizia del Senato che dovrà purificarlo. Marinelli e Rossi con i complici e gli assassini sono in carcere ma le loro rive- ]azioni li indicano quali traditori non solo del par_tito m·a della patria, mentre i « gruppi » ricevono gli ordini che porteranno a nuove violenze e soprusi in tutta Italia, non rispettando neppure la· Vedova e i piccoli figli del morto, del Deputato assassinato, che dovranno abbandonarè la loro casa davanti alla urlante canea fascista. Biblioteca Gino Bianco
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