Vincenzo Sechi - La verità sul processo Matteotti

• 10 Consigli inutili e vane esortazioni, come tutte quelle già partite dalla tribuna del Parlamento" e dalla stampa e che valsero l'aggressione nella quale l' on. Misuri scampò miracolosàmente la morte! La collaborazione con i popolari sfuma e si dilegua dopo gli attacchi di Farinacci e le violenze contro i soci dell' l\zione Cattolica che provocheranno lo sdegno dello stesso. Pontefice e la sua alta paròla di protesta. Le esortazioni alla concordia e alla legalità cadono nel vuoto. Il 25 maggio si inaugura solennemente la nuova Session~ Parla1nentare alla Camera con il discorso della Corona nel quale è fatto esplicito accennò alla situazione invitando il paese « a· ripudiareogni degenerazionee ogni forma di licenza »; il giorno dopo si iniziano, i_n un'atmosfera di battaglia, e di provocazioni da .parte della maggio-· ranza di .fascisti, i lavori parlamentari. · * * * l ·Giacomo Matteotti nato nel 1885 a Fratta Polesine in provincia di Rovigo, da ·uha ricca famiglia proprietaria di. molti terreni, si laureò. giovanissimo in giurisprudenza nell' l\teneo di Bologna e completò i suoi studi all'estero, in Germania e in Inghilterra, pubblicando poi vari saggi su argomenti giuridici e collaborando anche a importanti riviste italiane ed estere. · Iscrittosi alla « Gioventù Socialista··», appassionato per il movin1ento sindacalista, studioso dei proble·mi sociali specialmente relativi alla terra e all'agricoltura, viene eletto sindaco di Fratta e quindi, nel 1915 segretario del Partito Socialista Unitario dove. doveva profondere la parte migliore della sua vita con una attività inesausta e prodigiosa e una purezza di vita esemplare. Eletto deputato al Parlamento per il Collegio di Rovigo-Ferrara nel 1919 e nel 1921, quindi nel 1924 ·per quello di Padova-Rovigo con un plebiscito di. voti nonostante tutte· le arti e i soprusi messi in opera dal governo e dal fascismo per cercare di sabotare le sue elezioni, continuava alla Camera e sulla stampa la sua opera intesa soprattutto a denunziare pubblicamente gli .iniri1 ghi e le corruzioni di cui erano complici governo e partitò.. .Per scherrio i fascisti lo chiamavano il « milionariosocialista » fingendo di ignorare come Matteotti, fedele ai suoi principi, avesse . di~tribuito tra i suoi contadini che lo ç1doravano,gran. parte delle terre .paterne, e tale gesto doveva sollevare contro di lui le ire di tutti i grandi proprietari. terrieri della provincia ·asserviti al fascismo. · Il giovane deputato; il « migliore del socialisti » come lo definì giustamente Filippo Turati, fu uno tra i pochi uomini dell'opposizione che comprese la situazione politica e intuì le Vere finalità che 1\\ussolini voleva raggiungere a scadenza più o rneno lunga ma a qualunque costo. Biblioteca Gino Bianco

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