U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles
— 53 — ^economico di grande portata, mentre i rappresentanti più as– sennati della grande industria renana tentavano di avviare negoziati per una vera e concreta cooperazione commerciale industriale e bancaria fra Parigi e Berlino. Ma, insuperabile, stava in mezzo la quistione dell'Alsa– zia-Lorena. Quando la Francia iniziò i suoi stabilimenti nel Marocco, ipotecandovi nuove fonti di approvvigionamento minerario, crebbe naturalmente l'irritazione della Germania che non poteva mettere a profitto le' sue riserve di carbone. I l desiderio di annettersi la regione di Briey spiega l'a– desione incondizionata dei circoli industriali tedeschi alla • * guerra scatenata nel 1914. Di Verdun si è potuto dire che fu « la battaglia delle miniere ». (1) I l bacino della Sarre con i suoi 17 miliardi di tonnellate di carbone non aveva un'importanza decisiva per la Germa– nia che nel solo bacino 'della Ruhr possiede giacimenti che contengono circa 125 miliardi di tonnellate d'ottimo carbojie. Molto più sensibile per la grande industria germanica (che già doveva procurarsi all'estero circa 14 milioni di tonnel– late di ferro ogni anno) è la perdita del bacino ferrifero della Lorena con 2700 milioni di tonnellate di minerale sulle 3900 complessive della Germania, nonché del giacimento di sali i n Alsazia che racchiude per lo meno 300 milioni di tonnel– late di potassa pura. Per la Francia invece finora non ricca in carbone ed •alla quale l'esercito di Hindenburg ha distrutto metodica– mente 200 pozzi di estrazione e d'aerazione nelle miniere del R Pas de Calais, l'acquisto del bacino carbonifero della Sarre rappresentava un'interesse eccezionale. Ora più della metà di questo territorio rimaneva nella Prussia renana anche secondo la frontiera del 1814. Tr» Sar- reguemines, Saint Wendel, Merzig e la Sarre i l bacino car– bonifero disegna un triangolo che ha circa 35 km. alla base e circa 20 km. in altezza. La popolazione di tutta la regione •è tedesca. Ma erano numerosi gl i operai avventizi di ogni nazione che lavoravano nelle miniere. La Francia non ha potuto annettersi i l bacino della Sarre. Ma per risarcirla degli ingenti*danni che le arrecò l'inva– sione tedesca, le è stata attribuita la proprietà delle miniere (1) ETTORE ROTA nell' Unità, n. 21-22 del 25-V-1919.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=