U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles

— 41 — •e mi l i tar i tra Belgio e Francia (1). Ma tali teorie non sono condivise dalla maggioranza dell'opinione pubblica belga. Infat t i la carta delle rivendicazioni belgbe messa in cir– colazione per tutta Europa, fu pubblicamente sconfessata da– gl i on. Destrée e Janson come non esprimente le aspira– zioni nè del popolo, belga nè del loro Comitato Politico. Que– sto a sua volta con un comunicato del 23 marzo riconosceva l'impossibilità di richiedere quei «confini ideali» senza la chiara volontà espressa dalle popolazioni da incorporarsi. V A L OR E D E L L E RIVENDICAZIONI TERR I TOR I AL I . Pertanto, mentre non vi sono opposizioni per la riunione al Belgio dei Cantoni valloni annessi dalla Germania nel 1815,, mentre molte voci lussemburghesi si sono elevate per richie– dere l'unione al Belgio del piccolo Granducato, non è possi– bile rivedere i l trattato del 1839 a proposito del Limburgo olandese e della foce sinistra della Schelda senza l'accordo uon l'Olanda. Ma questa a sua volta deve riconoscere la nuo– va situazione creata dall'aggressione tedesca. « L'Olanda — scriveva i l professor olandese Van Hamel nel- VAmsterdammer — non può dire : io agisco come se nulla fosse successo e mi richiamo alla lettera di ciò che è stato scritto ». I l regime della Schelda (Escaut) è stato più volte rimesso in quistione in questi ul t imi tre secoli. Dal X V I sec. gl i ' Olandesi avevano chiuso i l loro fiume agli stranieri. L'art. 14 del Trattato di Munster concluso i l 13 gennaio 1648 tra le Pro– vincie Unite e la Spagna disponeva che « le rive della Schelda saranno tenute chinse s dalla parte delle Provincie Unite ». L'Inghilterra, che per le necessità del suo commercio, so– stenne sempre a questo riguardo la tesi liberale, protestò i n – vano. Gl i Olandesi si fecero confermare i loro di r i t t i dal Trattato di Fontainebleau (9 nov. 1815) e mantennero chiusa la Schelda. La rivoluzione francese cambiò radicalmente le idee sul regime dei fiumi, e infine i l trattato di Vienna garantì alla Schelda, come agli al tri fiumi internazionali, la libera navi– gazione commerciale. (1) Un comitato franco-lussemburghese presieduto da C. Picard deputato dei Vosgi ha sede in Parigi ed ha come organo l'ebdomadario Le Luxembourgeois.

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