U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles

tettorato non può che terminare con quella. E del resto non pare"che la Gran Bretagna attribuisca al protettorato una portata maggiore di quella che esso può avere, poiché essa non ha cercato di ottenere l'approvazione del paese e i l rico– noscimento formale delle Potenze. È una semplice dichiara– zione unilaterale che ha imposto i l nuovo regime, i e questo è si mal foudato che nè lo statuto politica nè l'ordine di ac– cessione al trono hanno potuto essere decretati.» Una forte corrente dell'opinione pubblica — seguita i l memoriale — rappresenta l'Egitto moderno come l'opera del– l'occupazione inglese. Senza dubbio alcune delle iniziative materiali degli Inglesi sono state u t i l i , ma è del tutto con– trario alla verità dire che i l progresso dell'Egitto non data che dal 1882. L'Egitto attuale è innanzi tutto l'opera del re– gime di autonomia instaurato da Mehemet A l i . I l memoriale appoggia con argomenti questa tesi, parla dei danni recati dal controllo straniero, si diffonde sul notevole contributo di uomini e denaro dato dall'Egitto alla causa dell'Intesa, quindi riassume le sue richieste: 1° - Nel riconoscimento e nel l i – bero erercizio dell'indipendenza; 2° - Nella retrocessione dei Sudan Egiziano. « Noi domandiamo che l'indipendenza ci venga riconosciuta: a) perchè è un diritto naturale ed impre– scrittibile delie nazioni"; 6) perchè l'Egitto non ha mai cessato d i rivendicarla anche col sangue dei suoi f i g l i ; c) perchè esso si considera ormai libero dall'ultimo legame di alta sovranità che lo legava alla Turchia; d) perchè esso ritiene che è giunto i l momento di proclamare una sovranità giustificata dalla sua condizione morale e materiale. Ci sembra che quando l'Eu– ropa, ritiene che l'Hegiaz, ancora ieri provincia turca, ha di- ritto*all'indipendenza, non può che trattare l^Egitto, che è in– finitamente più evoluto e possiede la sua autonomia, sullo stesso piede di eguaglianza ». Naturalmente « l'Egitto intende offrire le maggiori ga– ranzie per la salvaguardia degli interessi esteri ».'Es'so accetta che, « come pel passato, i l servizio dei cuponi venga assicu– rato mediante destinazioni speciali di certe rendite dello Stato, e che la Cassa del Debito Pubblico, che l'occupazione inglese non ha abolita, continui ad esercitare i l suo controlio finan– ziario in una misura che assicuri i l credito dell'Egitto senza ledere le prerogative del governo e della rappresentanza na– zionale ». Egualmente « l'Egitto ritiene suo dovere rassicurare

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