U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles

— 22 — decisione per tutti i popoli (compresi i tedeschi dell'Austria), esaminare con vera competenza vaste quistioni economiche, rinunciare alla batracomiomachia con i Croati. Ora quasi di un tratto si sono scoperte le idee del signor René Pinon e l'intesa cordiale fra Lammasch e l'ambascia– tore Allizé. La « Confederazione danubiana » è un problema troppo importante per essere trattato di sfuggita. E intanto possiamo esultare: con squisita cortesia la Francia ha affidato all'Italia i l compito di tracciare le frontiere del Zollverein danubiano, e così ne sono stati esclusi i Jugoslavi. Volendo esplorare gl i orizzonti della politica italiana nel prossimo Oriente, si potrebbe (oltre che su certi viaggi in Georgia ed effusioni commoventi nei porti di Bulgaria) sof– fermarsi sui sintomi subitanei di appassionata turcofilia. Già .' VEpoca stigmatizza « i l programma così brutalmente impe– rialistico... dell'effettivo comunque orpellato annientamento della Turchia » e trova « come un presagio minaccioso nella coincidenza bizzarra per cui nel momento stesso quando si vuole togliere Costantinopoli al califato le vie del Cairo sono arrossate di sangue... e gl i insorti afgani muovono a grandi giornate verso i valichi del l ' India». Ed a un corrispondente della Tribuna Al i bey ministro degli Interni ed i l suo collega delia Pubblica Istruzione fanno dichiarazioni che rammentano per la^ saporosa comicità i com– plimenti del mamamouchi a M. Jourdain: « Voi italiani avete la virtù di ispirare una così completa fiducia con la vostra lealtà che noi sentiamo già di amarvi... Voi qui avete un im– menso mercato che v i aspetta... La guerra che avete combat– tuto con tanto valore ha dimostrato di quale organizzazione gigantesca e sapiente sia capace i l vostro lavoro... Nessun paese più di questo nostro può interessare l'attenzione di un italiano... La leggenda della fine della Turchia danneggia profondamente i vostri interessi italiani... È un giuoco perfido di cui si giova la bassa avidità dei greci ». Ma dato che tutte queste sapienti combinazioni si fanno e si disfanno nelle fitte tenebre e che ogni facoltà di giudizio rimane annientata da notizie strabilianti come quella sui musulmani dell'India, incapaci di ottenere l'autonomia del proprio paese, ma tanto influenti nella politica internazionale da potere imporre alla Conferenza di Parigi i l rispetto del

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