U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles

gioni in una completa anarchia, altre in uno stato spaven– toso d'esaurimento economico —dovrebbe badare di non por– re in contrasto gl i interessi propri con quelli dei popoli pro– tetti e cominciare quindi col delimitare i loro territori se– guendo criteri nazionali .e di equità a beneficio di tut t i loro egualmente, e non i l criteri) dell'egoismo e dell'interesse dello Stato protettore. Ma l a nauseante trama d'ipocrisie tessuta da un lato dalla diplomazia europea, dall'altro dalla Sublime Porta, spez– zata da raffiche di sangue, è oggi ripresa dagli Stati del– l'Intesa, la cui diplomazia orientale durante i l corso di questa guerra ha offerto nuovi argomenti agli avversari di tut t i i patti segreti. L E CONVENZIONI D E L L ' I NTESA P E RL A SPARTIZIONE DE L – L ' AS I A MINORE. Per lungo tempo — scriveva i l Secolo in una interes– sante corrispondenza da Parigi del 24-V — gl i accordi tra le Potenze intorno alla Turchia rimasero segreti. I n Occidente, e sopratntto i n Inghilterra, c'era la tendenza a nascondere con la massima cura tutto quel che si decideva in proposito. Ma in Russia, per motivi d'ordine interno, i l Governo finì per commettere qualche indiscrezione. 11 Ministro degli esteri Sa- zonoff, i l 23 febbraio 1916 annunziò) alla Duma che la Russia aveva ormai aperta la via del Mediterraneo. Più esplicito, i l primo ministro Trepoff, i l 2 dicembre 1916 annunziò che f in dal 1915 la Francia e l 'Inghilterra, con l'adesione dell' Italia, avevano garantito alla Russia i l possesso di Costantinopoli e degli Stretti. All'impressione profonda che la notizia produsse in Occidente e nei Balcani, i Governi alleati cercarono r i – mediare, negando l'esattezza dell'affermazione. Ma un anno dopo le pubblicazioni dei bolscevichi permisero di conoscere alcuni trattati segreti e di ricostruire i l contenuto di al t r i . La cessione di Costantinopoli alla Russia dev'essere av– venuta nella prima metà di marzo 1915. I n compenso gl i Alleati non chiesero nessun vantaggio territoriale in Turchia. Furono bensì riservati i di r i t t i ' della Frància e dell' In– ghilterra e fu approvata in massima la fondazione di uno Stato arabo indipendente. L' Inghi l terra otteneva poi di esten– dere la sua influenza anche alla zona neutra della Pèrsia. Si

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