U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles

— 20 — rato della Ambasciata italiana' a Washington, pubblicato i l l u – nedì 14 aprile descriveva così la situazione economica dell'Italia: « parecchie città sono rimaste senza carne durante più setti– mane di seguito.... Stabilimenti industriali si chiudono per mancanza di carbone è da temersi una ripetizione della tragedia russa... », Non c'è da stupirsi se durante i l dissidio tra i l Governo italiano ed i Triumviri di Parigi, i l Daily Express domandava quanto denaro vorrebbe ottenere l ' Ital ia dall'America come prezzo della sua rinunzia a Piume e le Daily News non si peritavano di suggerire che l 'Italia dovesse essere ridotta alla sottomissione con la fame. Ma se molte cose dovrebbero essere riportate in un ca– pitolo, che per ora non si può svolgere, sulla raccapricciante mancanza di dignità, troppo spesso palesata da coloro che •dovrebbero rappresentare una grande nazione, l ' inferiorità economica è un fatto innegabile con i l quale bisognava con– tare. Ed un altro fatto era la supremazia nel mondo attuale dei famosi « circoli finanziari », sugli « intrighi occulti » dei quali è inutile lamentarsi finché non si ricorre ai mezzi di insurrezione bolscevica, ma che « uomini di Stato » dovrebbero sap,ere maneggiare ed attrarre dalla parte loro. Come pure sono inut i l i le geremiadi sull'accaparramento delle colonie da parte della Francia, dell'Inghilterra, ecc.. L' Italia come la Germania sono venute troppo tardi a progetti di espansione coloniale; hanno trovato tut t i i posti presi; i l loro affanno per trovare un « posticino al sole » ha prodotto sui beati possidenti l'impressione di intempestivo turbamento della pace; la Germania è ricorsa alla violenza per farsi posto e non è riuscita; che si raggiunga meglio lo scopo men– dicando ed imprecando (che sovvertendo invece l'impostazione di tutto i l problema) è assai dubbio. Le stesse modeste rivendicazioni adriatiche dovevano incontrare ostacoli sproporzionati. Non soltanto perchè la pro– paganda jugoslava aveva saputo predisporre gl i animi a suo favore e contro i l patto di Londra : ma la forma in cui l'Ita– lia si era fatta assicurare dagli Alleati le « frontiere strate– giche, le coste e le isole, implicitamente conteneva un rico– noscimento del «diritto di conquista». Ora è profonda, universale convinzione che l'annessione di territori « per conquista » non debba assolutamente più essere ammessa per regioni dell'Europa. L'Alsazia-Lorena, la

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