U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles
- 190 — ed affrontata dalla Conferenza come problema di una nazio– nalità che occorre sistemare ed alla quale occorre creare con– dizioni di vita possibili, conformemente a ciò che la Confe– renza dovrà fare per al tri popoli che solo ora sono assunti a vita politica autonoma. Posta la quistione albanese come quistione generale di diritto e di civiltà, le altre Potenze, siano pur anche fervorose tutrici degli interessi greci e jugo– slavi, non potrebbero onestamente rifiutarsi di aderire a tale punto di vista. Il confine greco-albanese. La diplomazia non deve e non può risolvere i l problema albanese limitandosi a richiamare in vita lo Stato albanese quale fu creato nel 1913-14; sia perchè i confini allora trac– ciati all'Albania ne escludevano territori abitati compatta– mente da popolazioni albanesi e assolutamente indispensabili all'Albania, sia perchè non vennero allora statuite tutte quelle oculate provvidenze di varia natura che debbono porre i l nuovo Stato in grado di, superare le difficoltà, certamente gravissime, dei primi tempi. Tuttavia, per quel che riguarda i l confine greco-albanese, ci sembra che i l imi t i tracciati all'Albania nel 1913-14 possano essere accettati, sia pure con l ievi ritocchi. Fra le aspirazioni degli Albanesi, esposte dinanzi alla Conferenza dai delegati del Governo provvisorio di Da- razzo e che vorrebbero includere nell'Albania tutto l'Epiro, ^ le ingorde aspirazioni greche, ci pare che quei l imi t i rap– presentino una soluzione conciliante e possibile. Ammesso i l diritto dell'Albania a vivere di vita propria, sarebbe ingiusto ed assurdo condannarla ad un'esistenza ane– mica e precaria, amputandola di tutta la sua parte meridio- ' naie, togliendole cioè tutto o quasi tutto i l così detto Epiro del Nord — come vorrebbero i Greci — e privandola i n tal modo di una gran parte dei suoi centri urbani più importanti, sotto i l punto di vista storico, economico, culturale (Coritza, Argirocastro, Delvino, ecc.), nonché delle sue terre più fert i l i , quali s'incontrano nelle grandi vallate della Vojussa, del Drino, del Liumi Beratit, dell'Osum, del Devol. D'altra parte sarebbe ingiusto togliere alla Grecia territori abitati dà po– polazioni che, se pur sono fn prevalenza di sangue albanese, sono in maggioranza profondamente permeate dall'ellenismo
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