U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles
- 186 — Agli abitanti di Pleasa, Rendiamo noto agli abitanti che chi si dichiarerà romeno di nazionalità, o inderà i suoi bambini alla scuola romena, o pregherà nella chiesa romena, sarà condannato a morte e de– capitato! Pleasa, 20 luglio 1905. Il capitano: G. Gudas Il capo: Stefan Mallis. Si comprende di leggieri come tali sistemi molto persua– sivi della propaganda panellenica raggiungessero non di rado risultati ragguardevoli. Lo stato d'animo delle popolazioni albanesi e romene dell'Epiro del Nord è rispecchiato nelle umi l i parole dette da alcuni farsalioti (Romeni d'Albania) al Burileanu, nello stesso^anno 1905, e da lui riferite nel suo libro: 1 Romeni di Albania: « Ma come non vedete voi che i Greci vanno infiltrandosi anche là dove nessuno pur sogna di farsi greco? Sa lei, per caso, come i Greci sogliono fare per trarre in inganno i nostri uomini? Ecco: pochi mesi or sono, essi hanno comprato Tàlàbacu, sapendolo povero, tra– scinandolo nel loro partito, e di lui si servono adesso quale docile strumento per la propaganda ellenica; poi hanno mi– nacciato altri, e infine ci hanno spediti gl i autarti per depre– darci ed ammazzarci, non volendo noi abbandonare la nostra scuola, la nostra chiesa, la nostra lingua! Dunque, che farebbe Ella, signore, se fosse padre di famiglia, se si trovasse perciò nella nostra posizione?». La coscienza ellenica degli Epiroti del Nord. Tali sistemi di snazionalizzazione violenta vennero poi applicati con maggior comodità e su vasta scala durante gl i ul t imi anni, quando la Grecia ebbe mano libera nell 'Epiro e quando le deliberazioni delle grandi Potenze circa l'Albania e i l risveglio della nazionalità albanese le fecero temere i l fallimento completo dei propri disegni imperialistici su. quella regione. E noto infatti quale scempio fu fatto delle popola– zioni romene del Pindo durante la guerra turco-balcanica e quale folla di Albanesi cenciosi ed ammalati affluisse nel
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