U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles

- 182 — a quella sciagurata terra da più anni di anarchia e di domi– nazione tirannica, assicurandovi l'ordine e la libertà per tut t i e consentendo in tal modo i l naturale risveglio nazionale degli Albanesi. Dopo tutte queste vicissitudini — ed abbiamo di propo– sito tralasciato alcuni particolari poco simpatici, i n quanto dimostrano la mancanza di cordiale armonia fra gl i Alleati su certe determinate quistioni, nonché talune manifestazioni della politica italiana sulle quali ci soffermeremo più oltre — ecco che i l problema, ritorna sul tappeto in seguito alle rivendicazioni elleniche presentate alla Conferenza della pace ed al còmpito di sistemare i Balcani, che la Conferenza stessa deve necessariamente assolvere. Le rivendicazioni della Grecia. Nel memoriale indirizzato da Yenizelos alle cinque grandi Potenze e da lui svolto, ai pr imi di febbraio, dinanzi alla conferenza di Parigi, la Grecia rivendica, fra tante altre terre, quasi tutto i l cosidetto Epiro del Nord, dichiarandosi soltanto disposta a lasciare all'Albania, in tutto od in parte, i distretti di Curvelessi, di Tepéleni, di Premeti e di Starovo. I l territorio richiesto, oltre i confini assegnati alla Grecia nel 1913-14, sarebbe popolato, secondo dichiara i l memoriale, da 120 000 greci e da 80 000 albanesi, mescolati in modo tale da non consentire una delimitazione in 'base al principio di nazionalità. I I memoriale ellenico afferma che sarebbe ingiusto ed iniquo abbandonare gl i Epiroti , già entrati nell'orbita della cultura e della civiltà greca, in balìa dell'elemento albanese, che si trova in condizioni di gran lunga più arretrate; e giu– stifica inoltre le rivendicazioni greche con la fratellanza ma– nifestatasi nel passato fra gl i Epiroti ed i Greci, specialmente nel tempo del risorgimento politico della Grecia, con l'origine epirota di molte fra le più autorevoli personalità della Grècia contemporanea ed attuale e sopratutto con la asserita coscienza ellenica della grandissima maggioranza degli Epiroti e con la loro affermata decisa volontà, più volte manifestata, di essere ammessi a far parte dello Stato greco.

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