U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles

— 132 — « Questo fatto oggi non si è realizzato. Li tuani ed Ucraini* non sentono alcun legame con la Polonia, nè alcun senso dii affetto verso di essa; si rialzano come Nazioni assolutamente- indipendenti e distinte, desiderose di vivere la loro propria, vita. Questi popoli si svegliano e cominciano ad odiare quelli che si credono i soli x*appresentanti della Lituania e della Ucraina; l i odiano come avventurieri stranieri, come oppres– sori che l i avessero soggiogati e sfruttati con lo scopo di polonizzarli. «L'attitudine della Polonia verso questi paesi spiega si– mi l i sentimenti. La dominazione sociale delfa nobiltà v i dura sempre, come la sua dominazione economica, e questa nobiltà, è straniera per la lingua e spesso per la religione, a questo oceano popolare cbe, risvegliandosi alla vita politica e sociale,, desidera per sè in Lituania ed in Ucraina, ciò cbe noi desi- riamo per noi in Polonia. «.:. Non ci è permesso di essere nè così v i l i , nè così stupidi per opporci, anche s©lo nel pensiero, alle aspirazioni della Lituania e dell'Ucraina. « L'antica Polonia si è sprofondata, in realtà, in seguito- » a forze interne cbe si maturavano in lei con conseguenze fatali. L'Unione di Horodlo e quella di Lublino si sono sciolte; l'idea per cui gl i uomini hanno vissuto si è dissipata e nessun Mateìko rappresenterà più le bandiere unite della Lituania e della Polonia con la fede nella fusione dei loro popoli. Tutto ciò non è più oramai che una leggenda. « La Polonia ritorna in realtà alle sue frontiere etnogra– fiche, come i l mare cbe, dopo una grande burrasca,, ritorna nei suoi l imi t i natural i». Per intendere quanto sia coraggioso i l programma vera– mente nazionale a veramente democratico suggerito da St.. y Witkiewicz e purtroppo ignorato dal memoriale cbe abbiamo riassunto,, occorre rammentarsi della oppressiva mole di pregiudizi che — per causa delle tragiche condizioni politiche — non hanno mai cessato di pesare sul mondo intellettuale polacco. L'eccessivo tradizionalismo della educazione cattolica, e l'orgoglio nobiliare si concentravano nel disprezzo contro le plebi scismatiche, eretiche o israelita. L'esaltazione roman– tica — volgarizzata da un Sienkiewicz o da un Paderewski — avviluppava le menti, nella adorazione intransigente del pas– sato eroico, misticamente imperialista e faceva apparire come-*

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