U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles

4 - 112 — senso longitudinale, dal nord al sud, coll'intento di penetrare nei Balcani. « I l nostro Stato avrà per còmpito di modificare comple– tamente questa politica e di costruire linee ferroviarie tra– sversali per contribuire allo sviluppo delle relazioni commer– ciali oltre i l mare, ed in primo luogo con l'Italia. « La sola ferrovia commerciale è quella che conduce da Fiume in Croazia-Slavonia, in Serbia,, in Bosnia e in Tln- gheria. I l Governo ungherese ha costruito questa linea fer– roviaria per mezzo delle risorse dello Stato ungaro-croato in un'epoca in cui aveva strappata, in base alla falsificazione delle leggi del 1868, Fiume ai Croati. Questo porto è, perciò, oggi i l solo sbocco commerciale al mare per tutte queste regioni. Senza Fiume, non potrebbero svilupparsi normal– mente. Oggi, mentre la Conferenza della pace si occupa di assicurare sbocchi commerciali al mare anche, a popoli cbe non v i hanno accesso diretto, sarebbe incomprensibile cbe si tentasse di prendere alla nostra Nazione alcuni fra quei porti cbe si trovano sui territori suoi e sul suo proprio litorale. Per queste ragioni domandiamo i l riconoscimento al nostro Stato di tutto i l litorale, comprese le isole i n quistione. « Nel bacino dell'alto Adriatico si trovano le provincie di Gorizia-Gradisca, Trieste coi suoi dintorni e la parte occi– dentale dell'Istria. « La provincia di Gorizia-Gradisca è divisa in due parti cbe differiscono tra loro tanto dal punto di vista etnico, quanto dal punto di vista economico. La parte occidentale, che si stende fino alla linea Coriuons-Gradisca-Monfalcone, vive di una vita propria e costituisce un'uni tà economica. • Secondo la lingua parlata in questa regione, v i sono 27.000 Italiani e circa 6000 Sloveni; dal punto di visth geografico, non è che i l prolungamento della pianura veneta. Questo territorio, chiamato i l Fr iul i , appartiene, secondo i l principio delle nazionalità, al popolo italiano, e infatti noi non lo riven– dichiamo. I l resto di questa provincia, ad est e a nord della linea Cormons-Gradisca-Monfalcone, e ehe ingloba la regione montagnosa, è abitata da 148.000 Sloveni e 17.000 Ital iani di f cui 14.000 nella città di Gorizia, dove formano la metà della popolazione. I l centro economico e intellettuale di questa regione sta nella città di Gorizia.

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