U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles
— I l i — libertà della loro lingua, pei loro di r i t t i politici e sociali. Per conseguenza, in questa lotta, riportarono naturalmente ogni giorno vittorie e facevano progressi nelle rivendicazioni dei loro di r i t t i , guadagnando così delle nuove posizioni. « Passando all'applicazione del principio delle nazionalità e del diritto dei popoli a disporre liberamente dèi loro de– stini, vogliamo far menzione delle regioni in causa. Per com– prendere meglio la quistione, parleremo prima delle regioni situate sulla costa adriatica a partire dal Capo Promontore lungo la costa orientale dell'Istria, passando da Piume lungo tutto i l resto del litorale croato, dalla costa dalmata fino a Spizza (frontiera sud della Dalmazia), e di tutte le isole del Quarnero e della Dalmazia, che da tut t i i punti di vista, fanno parte integrante di questa costa. I l litorale di cui abbiamo par– lato adesso, ò popolato esclusivamente da Jugoslavi, tanto nei villaggi e nei borghi, quanto nella maggior parte delle città. La popolazione di lingua italiana non vive che sporadica– mente, in gruppi, in alcune città, ma in numero così piccolo che questo fattore non può avere alcun influsso sul carattere nazionale d-i questo litorale e delle sue isole. « La popolazione jugoslava che ne forma l'immensa mag– gioranza, possiede un'alta coscienza della sua unità nazionale ed è animata dalla ferma volontà di restare a far parte del nostro Stato già costituito. Così, in nome del principio delle nazionalità,. domandiamo cbe questo litorale per intero, con le sue isole, sia riunito al nostro Stato. « Bisogna notare che tutte queste regioni sono povere e non potranno svilupparsi economicamente che, in uno Stato indipendente di cui farebbe parte i l loro « hinterland ». È . verso questo litorale cbe gravita tutta la vita nazionale, economica e commerciale della maggior parte delle provincìe del nostro Stato, ossia la Croazia, la Slavonia, la Backa, i l Banato, la Serbia del Nord, la Bosnia-Erzegovina, la Dal– mazia ed i l Montenegro, di cui tutte le vie (naturali) e le ferrovie cbe esistono attualmente, conducono al mare. Le isole, dal lato loro, vendono tut t i i prodotti d'esportazione nelle città del litorale. La politica economica dell'Austria non ba voluto permettere la costruzione di vie di comunicazione in senso trasversale, come sarebbe stato nell'interesse di queste regioni. A l contrario, si sono costruite vie commerciali in
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=