U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles
gono a noi coll'effimera lusinga di un Montenegro, magari ingrandito colla zona più meridionale dell'Erzegovina e della Dalmazia, con Cafctaro e col Lovcen, definitivamente sottratto all'influenza jugoslava. Ma non si tratta, ripetiamo, che di una trascurabile mi– noranza di esuli, i cui sentimenti e le cui aspirazioni possono essere lodevolissimi e determinati dalla più perfetta buona fede, ma sono lungi dal rappresentare le convinzioni e le tendenze reali e profonde della gran massa dei Montenegrini. Per convincersene, basterebbe ricordare che, anche quando esisteva ^'Impero ottomano, o tutta la larghezza del sangiac- cato di Novi Bazar separava i l Montenegro dalla Serbia, e la dinastia dei Petrovicb regnava sovrana ed incontrastata a Cettiuie, c'èra già un fortissimo partito nel Montenegro che reclamava l'unione del piccolo Principato alla Serbia. E basta constatare cbe delle personalità come i l generale Janko Vukoticb, i l generale Mitro Martinovich, ambedue ex Pr imi Ministri di Re Nicola, e i l vladika (metropolita orto– dosso) Ban, i quali personificavano già la dinastia dei Pe- trovich, sono oggi al Montenegro fautori convinti dell'unione alla Serbia, per non ammettere più dubbio sulla importanza e la diffusione di questa tendenza. I n tali condizioni, se noi ci ostinassimo a voler ricosti– tuire un Montenegro indipendente ed autonomo, sia pure ingrossato di qualche fetta d'Albania o di qualche villaggio erzegovese e dalmata, noi non faremmo cbe ripetere quell'i– nutile e dannoso errore che riconosciamo unanimemente nella politica francese, quando si sforza di impedire l'uniohe del– l'Austria tedesca alla Germania. E non faremmo, in realtà, cbe accrescere e consolidare una regione, destiùata a diven– tare più o meno tardi, ma fatalmente... una provincia della Jugoslavia ! Vada dunque i l Montenegro alla Jugoslavia, se tale è i l suo destino e tale la volontà della maggioranza dei suoi abi– tanti ! Ma, del Montenegro, ci vada quel tanto cbe è monte– negrino ; e non quel che è albanese ! Quello cbe è albanese ritorni alla madre Patria : a questa piccola e coraggiosa Patria, cbe ba sopportato 1 per cinque secoli la feroce dominazione ottomana, senza nulla perdere o cedere della fierezza e della nobiltà di una razza, veramente degna di migliori destini. f
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