U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles

e'tessile, v i sono miniere di carbone a cui i Czechi devono in gran parte la loro prosperità, e giacimenti di radio. La separazione di queste regioni dalla Boemia oltre che inaridire la vita industriale ed economica dell? une e del– l'altra, darebbe ai Tedeschi con le fortezze naturali del nuovo Stato, i l dòminio militare ed economico di quest'ultimo. Inoltre, secondo i l memoriale, i Tedeschi essendosi arti– ficialmente istallati in Boemia come funzionari —docili stru– menti della germanizzazione operata da Vienna —cederanno lentamente i l campo alla notevole e inevitabile colonizzazione a ritroso dell'elemento czeco. Praga nel 1856 aveva 73.000 tedeschi e 60.000 czechi. Nel 1880 i tedeschi scendevano a 32.000 contro 126.000 czechi,, nel 1910 a 18.700 contro 202.000.. Per quanto equa possa essere la linea di confine tra Tedeschi e Boemi, sussisteranno pur sempre delle forti mino– ranze, la cui legislazione dovrà uniformarsi a quelle n o r m 6 generali che i l Congresso prenderà per le minoranze di tut t i gl i Stati. Se la nuova Repubblica ha dimostrato con le sue riforme in– terne un sano spirito democratico (1): se durante la guerra con– tro la vasta letteratura militarista della Germania ba contrap– posto pagine altamente umane, è innegabile cbe la tensione dello sforzo per vincere i l nemico secolare, che l'esempio della Francia ufficiale d-isposta a creare le basi della nuova storia. (i) Quello che abbiamo realizzato in pochi mesi di regime provvisorio — dichiarava all'* Humanité » i l deputato socialista di Praga, Nemec — può essere utilmente citato. Assegno per la disoccupazione di circa i l 60 per cento sui salari di prima della guerra; riorgazizzazione della Cassa di assicurazione contro le malattie e gli in– fortuni, istituzione di Casse di pensione per la vecchiaia e l'invalidità; giornata di otto ore per gli operai e per i contadini: ecco le principali rifórme compiute- Abbiamo inoltre confiscato senza indennità i grandi dominii che gli Absburgo e gli aristocratici si erano attribuiti dopo la guerra dei trent'anni. Abbiamo la– sciato ai proprietari 150 ettari coltivabili e 100 ettari di foresta. Questo terreno può bastare ad un uomo. I l resto'© stato dato ai contadini, agli ex soldati, e,, nella magggior misura possibile, alle cooperative di contadini. Contiamo seguire, a poco a poco, lo stesso procedimento anche nella grande industria. \ L'insegnamento nelle scuole sarà laicizzato, la separazione della Chiesa dallo Stato sarà effettuata e i l matrimonio civile reso obbligatorio. L a trasformazione dell'esorcito da permanente in milizia mobile è pure allo^ studio.

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