U. Zanotti-Bianco e A. Caffi - La pace di Versailles

Da un punto di vista più largo, includere nel confine la conca in quistione, con gl i accessi a Saifnitz ed al Predil ; è- uno dei postulati mi l i tar i interessanti. Se all'apparenza può apparire geograficamente ingiustificato, dal punto di vista generale sembra invece i l principale forse dei frutti stretta– mente mi l i tari (pochissime migliaia di stranieri verrebbero inclusi) cui la vittoria militare può darci con giustizia diritto.. I l possesso del Tarvis attribuirebbe una tale capacità strate– gica al nostro confine da compensare e consentire eventuali concessioni altrove (1). L'importanza militare del settore dell'Alto Isonzo è stata purtroppo luminosamente dimostrata dalla tenacissima difesa Austriaca nel 1915 che si è impostata ad anfiteatro intorno alla conca di Caporetto paralizzando ogni nostro tentativo di sfondamento ; e dall'offensiva stessa di Caporetto. Precisamente all'antico confine politico, incredibilmente iniquo in ogni particolare del tracciato, la intrinseca debo– lezza della linea naturale montana di qua dall'Isonzo risulta evidente da un esame sommario. Si tratta di una debole fascia montana (altezza massima metri 1600) dappertutto praticabile, interrotta da ampie e fa– cile soglie, senza alcuna profondità ; dietro ad essa non solo nessun allineamento naturale, disposto in senso parallelo, permette di costruire una seconda facile ed evidente linea difensiva ; ma anzi le val l i , tutte segnate in senso traversale, paiono costruite apposta per condurre l'invasóre al cuore della pianura friulana. Oltre a ciò i l solco dell'Isonzo, accompa– gnando l'andamento di questa linea, quasi naturalmente in– dirizza l'attacco nemico alle testate delle Ta l l i Friulane : parallela di partenza cbe si appoggia afte due ottime conche di raccolta di Plezzo-Tolmino, alimentate dal solito corridoio strategico della Sava. Per queste vie, superata la débole fascia, montana, è rovinata al piano l'offensiva di Ton Below, sug– gerita da questa conformazione naturale della regione. Ora è militarmente necessario non solo possedere i l cor– ridoio dell'Isonzo e le conche citate, cbe i n mano al njemico hanno uno spiccato valore offensivo, ma giungere anchq a controllare quelle conche (Krainburg, Badmannsdorf, Biscbo- (i) Si prescinde da ogni considerazione commerciale e ferroviaria sull'impor tanza economica a possedere tujjto i l solco dell'Isonzo ed i l nodo di Tarvis.

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