L'ultimo discorso di Giacomo Matteotti ; La prima commemorazione di Filippo Turati

MATTEOf'l'i: Volete i singoH fatti 1 Eccoli: ad Ìg1esias i1 Collega Corsi stava raccogliendo le trecento firme e la sua casa è stata circondata ... (Rumori). · MARA VIGLIA: Non è vero. Lo inventa lei in questo momento. F ANIN ACCI: Va a finire che faremo stil serio quello che non abbiamo :fatto! MATTEOTTI: Fareste il vostro mestiere! LUSSU-: E' la verità! E' la verità! . MATTEOTTI: A Melfi ... (Rumori vivissimi - interruzioni). A Melfi è stata impedita la raccolta delle firme con la vioÌenza. (Rumori). In Puglia fu bastonato perfino un notaio. (Rumori vi1Jissimi), ALDI-MAI: Ma questo nei ricorsi non c'è! In nessuno dei ricorsi ! Ho visto io gli atti delle Puglie e in nessuno dei ricorsi è accennato il fatto di cui parla l'onorevole .Matteotti. FARIN AOCI : Vi :faremo cambiare sistema ! E dire che sono quelli che vogliono la normalizzazione! MATTEOTTI: A Genova (rumori vivissimi) i fogli con le firme già raccolte furono portati via dal tavolo su cui erano stati firmati! • Voci: Perchè erano falsi ! MATTEOTTI: Se erano falsi. dovevate denunciarli ai magistrati! FARINACCI: Perchè non avete fatto i reclami alla Giunta delle elezioni.? MATTEOTTI: Ci sono. Una voce dal banco- delle Oorrvmissi{)ni: No, non ci sono li inventa lei. PRESIDENTE : La Giunta delle elezioni dovrebbe dare esempio di compostezza! I componenti della Giunta delle elezioni parleranno dopo. . Onorevole Matteotti, continui. MATTEOTTI : Io espongo fatti che non dovrebbero provocare rumori. I fatti o sono veri o li dimostrate :falsi. Non c'è offesa, non c'è ingiuria per nessuno in ciò che dico: c'è una descrizione di fatti. TERUZZI : Che non esistono ! MATTEOTTI: Da parte degli onorevoli componenti della Giunta delle elezioni si protesta che alcuni di questi fatti non sono dedotti o documentati presso la Giunta delle elezioni. Ma voi sapete benissimo come una situazione e un regime di violenza n_on solo determina i fatti stessi, ma impediscono spesse volte la de• nuncia e il reclamo formale. Biblioteca Gino Bianco

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