L"i3trultoria del delitto ,·enne affidala a due integerrimi magistrati: Grossi ( Of!l-(idefunto) e Occhiuto (tuttora viYente); 1ua essi, non e~scndosi \·oluti prestare a:rli inviti. alle pre,sioni, alle lusin)!he ed alle minacce delle autorità politi· rhe e ~overnative pe1· co111pi'lare un"istruttoriH u.~um delphini, ,cnnero esonerati llalrincarico ,~ dall'in1piCf!O. e pensionati; e l'i~lruttoria fu pas-ìala a rna~istrati pili docili e pili corri,·i. Cosi Goveruo e re:ri rnc fascista potei te1·0 aucvolinente ot1cnere dal Senato l"assoluzione di De Bono che. a titolo di rii-arcinH•11to del danno morale suhìto, ,·eone dest!nato :,ro· YE•rnatorc tn L·ibia, n,entrc il 1nalcapilato Donati <lo,·ette ,·arrarf' la [rontiera e ,·ivcl'c esule in Francia pPr evit~ne rap- ]'resa;dic e prohabilmcntc h stessa fine di M,1lteotti. Il processo de;rli esceulori e degli altri im1w1ali. ad· clomesticato secondo le direttive !!Overnativc e diretto da !!iudiei compiacenti, si svolse a Cl\irti. Sin dall'inizio dei' dih,,uimenlo. il rapprr•e11l,111tc della parte civile. 011. Modi· !,!liani. ahhanclonava l'aUla, non Yolcndo sanzionare con la H1a presenza 1111 prevedibile. in~iuHo ,·cnletto. I.:arrin~a di FarinacC'i. ahi"le te~snto senza <'Onlr:Hldittori. di n1cnzogne e ('alunnic alla sacra metnoria ,lel noi;:tro :,!l'Hnde À1a,:tirè, nClla su:1 tesi difcnsionalc ~o--tenne - e la i:iorìa lo ammisse - la preterintenzionalità dell'omicidio dPI Matteotli che colpito con pn~no al torar<" ~arebhc morto per ài~posizione alla en1ol i~i, e non per ferite d'arma da ta;:dio. li 2A marzo 1926 ,~11ivn e1ncssa una ~cntcnza as-solutoria per il Viola.,: il Malania ed nna condanna ad anni ~- 1,,e... j 11 ~ giorni 20 11cr on1icirlio pretcrinlcnzionale a Du1nini, Volpi e Poveromo, con il condono di anni ~i per l"anlnistia del 30 ludio 1925. Dopo il p,:ocesso la Procurn di Chieti ebbe tblraulori1:1 politica rordine di distru;::;.rere i clocun1en1i pili comprornetl('nli e quelli estra,wi alla causa. O YOi, artefì<:i e manipolatori di quella dra111111:iticafar,a che si chiamò« Processo di Chieti», o ,oi tutti che per prc,· curare attenuanti ed alibi a dei , ol~ari $icari. prescntaH<' ì'adamantina personalitù del Ma1t,-otli ,·0111e un ,·iolento cd un provocatore, come un predisposto alh tubercolosi. 11011 sentite orrore di voi stessi per l'oltraggio fallo aHa me1noria d1 un JeaJe, forte. ~eneroso av,·er~.ario che, ovunque, nei co• mizi e nell'aula parlame111are, deprecava o~ni violenza, Of!ni lolla inci,·ile, esorlll\a alla lollcrnnza. al rispetto della lihcrtà e dei diritti umani!? Intanto il 3 g:P-nnaio 1923 ~·J11s~o·li11i riaffermava la :-:-11a dittatura, togliendo la liberti, cli stampa e sopprimendo , ;riornnli di opposizione. Pii, tardi to/!lieva al popolo italiano anche il diritto di a~--oeiazione e di riunione elimina11tlo <·o~ì j partiti contrari alla sua po.litica. A circa nove n1esi di di~tanza dalrepilogo Llcl proccs~o chic· tino - e prceisamcnt<' il 18 dicembre 1926 -- una mozione, fiqnata dai cl~putati ~a ci•;:ti Auf!USlo T11rati, Farinacci, Star"ce. Renato Ricci, \ aecari. Limonrelli, 1.rone. CC'ri. Chio12
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