pubblicai,a che a sno tempo ne. a,,tmse la completa respon- ,.-abilità: , « La s_era di ~iovedi 12, _due 7iorni dop~ il rap~mento, una motoc1clet1a ;.1 ferma fuori dell ospedale d1 San Giacomo. :'.c scende nn 1101110 che trafelato si precipita in portineria e dice al personale di guardia: " Avvisate i sanitari che sta per arrivare Matteotti moribondo >>. Prima che i presenti si potessero riavere dallo stupore, I'nomo si precipita fuori, balza nella moto e scompare. Depo due ore circa, una 1eJ,..fona1a: E' arrivato Mat• lt>otti? - Non ancora. - )la è impossibile, sono due ore che dovrebbe essere lì .. Data la voce arrogante il telefonista un po' risentito domanda: - Ma, scusi, lei chi è? - Questo 11011 la riguarda, non s'interessi degli affari. ,legli altri. Risulta chiaro da questa conversazione che la morte ina• ;peltata della ,•ittima gettava scompiglio nella banda crimi• nale. Due problemi si presentavano improrogabili: Come sbarazzarsi del cadavere? Come affrontare l'opinione pubblica <·he già minacciosa cominciava a congetturare sulla ,comparsa ,lc-1nostro Martire? )fussolini entra in scena: annuncia ufficialmente in Par• lamento la scomparsa di Matteotti; ne riceve la mog}ie pian• gente a cui promette con freddo cinismo che si condurranno auive ricerche e che i colpevoli saranno puniti. Contemporaneamente dà ordine al Dumini e compagni di far sparire il cadavere nel più breve tempo possibile. Costoro nascondono gli abiti insanguinati in una valigia; mettono il cadavere, lep;ato con le gambe e le braccia dietro le spalle, in un sacco, carirano tuffo rnpra una macchina e ,i dirigono veri;o il lago di Vico. E' loro intenzione prendere una barca e di scaricare in c1uelle profonde acque il macabro involto. Non possono eseguire quanto stabilito, perchè non t.ro• , ano una barca libera, nè d'altra parte ne possono chiedere una ai pescatori. Darebbero troppo nell'occhio. Tornano indietro, procedono lentamente finchè trovano nn posto che sembra adatto allo scopo: nessuna casa vicina, solo boschi, caverne, buche. Scendono e frettolosamente, pan• rosi di oi2:ni n1inin10 ru1nore, scav~no una buca corta e poco i,rofonda. Vuotano il sacco, ricoprono il cadavere con la terra e l'opera esecranda è compiuta. Rimontano in macchina e dopo poche centinaia di metri, huttano in una cunetta la giacca insanguinata. Si sarebbero disfatti dei calzoni più avanti se il continuo pa~saggio di auto e di operai non glielo avesse impedito. E fu cosi che ad Amerigo Dumini, nel giorno nel suo ar• rt!sto, furono lroYati un paio di calzoni insan~ninati ri<"ono• sciuti per quelli di Matteotti ». 10 -
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==