Filippo Turati e Anna Kuliscioff - La tragedia di Giacomo Matteotti

biamo prestarci al giuoco di quella congrega che va dall' on. Amendola ali' on. Mat– teotti. Noi q"uindi cercheremo di mettere a posto quella masnada di uomini•· Ed allora il tumulto e il-pugilato furono al colmo. Ecco le impressioni inviate da FiUppo ad Anna: / • La •normalizzazione• almeno parlamentare di cui ti parlavo ieri ebbe oggi una buona smentita. Tuttavia Modigliani per es. crede che ci si arriva senza dub– bio. Purtroppo! Per me fui entusiasta di Matteotti. Era il mio gran patema che la discus~ione sulle elezioni ci trovasse tutti impfeparati, cogliendoci all'improvviso. Così fu infatti, ma Matteotti seppe improvvisare e tener duro con tutta la vigoria della sua volontà e della sua invidiabile giovinezza. E le cose essenziali riusci a dirle malgrado un baccano infernale, che solo verso la fine si quetò per un ordine diramato dal capobanda. Il qu-ale, quando Matteotti accennò a Piccinini, aveva levato di tasca un foglietto e chiesto la parola per leggere i nomi di 75 fascisti ammazzati durante la campagna elettorale. Data l'aria che spirava, aria di rivolverate, era pro– vocare un massacro nell'aula. • Pare che abbia poi desistito dal proposito, pare perchè noi"uscimmo in mas– sa dopo l'ingiuria di Giunta, vice presidente, non repressa nè deplorata dal Presi– dente. Il mio gran desiderio era ctw ci mandassero fuori dall'aula: ma non si è \le– rificato. Non mancano fra noi i cacadubbii che trovano che sì è fatto male, che il discorso di Matteotti era inopportuno, che se ne doveva parlare non oggi, ma sulla risposta al discorso della Corona ecc. ecc. Invece si è fatto benissimo a cogliere la palla al balzo. Ogni dilazione. era una viltà. Altri - gli impulsivi della fuga - vo– levano creare l'irreparabile insistendo perchè dessimo tutti le dimissioni. Puoi imma– ginare se mi sono opposto•. Nei giorni seguenti la discussione continua, ma il 4 gi11g11~ Filippo osserva: .-Sento che la situazione di questa Camera - e non sono solo a sentirlo - difficilmente sì prolungherà. Il Governo sarà sforzato o a seguire la via indicatagli da Farinacci, introducendo una legislazione di terTore, o a sopprimere la Camera te– nendola chiusa; ma così -non è possibile che si continui». • Queste continue scenate - scrive il 5 - sono evidentemente organizzate, in relazione a un piano di Governo». Il 7, parla Mussolini su/i' esercizio provvisorio. • Il discorso del capo banda, nota Filippo, fu annunciato da lui come irriiante e invece (solito giocherello tattico) fu il più bonario, leggero, passeresco che si po– tesse immaginare. Separato dalla persona e dai fat.ti sarebbe un chiacchericcio da caffè: suadente e amichevole P.,ertutti. Tanto più è diabolico e infernale quando si pensi da chi viene e che fatti deve coprire. Le cose non muteranno, ma l'equivoco, l'adescamento, l'ipocrisia ne saranno rinforzati •· Eppoi, il giòrno dopo, Filippo commenta di nuovo: ..S~ppongo che col tuo fiuto avrai ricavato dai giornali una impressione abba– stanza esatta del discorso del capo banda. E' indubitabile che questo giocoliere, se avesse fatto la carriera dei teatri di provincia, avrebbe fatto una carrierona. Cred• ti dissi già che ieri s'era tutto trasfigurato: voce, mimica, fjsonomia, gesto, stile, pen– siero. Proprio come un attore che, secondo la parte, ora fa il tiranno, ora il prim• 6 Biblioteca Gino Bianco

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