Filippo Turati e Anna Kuliscioff - La tragedia di Giacomo Matteotti
Anna a Filippo. '1-6-9U-Mila110 ou 17 1 '1 Le notizie cambiano ed ingrossano tutti i giorni. Ora il più indizialo, dopo le deposizioni Dumini, è il De Bono. Ma come senatore potrebbe essere arrestato sen– za l'autorizzazione del Senato?. Pare che Sezione d'accusa procede anche per titolo di àssociazione a delinquere, che presupone la continuità nella delinquenza, e in tal caso può essere arr.estato anche un deputato o senatore come presi in flagrante. E' cosi? Se fosse così non si andrebbe col processo alle calende greche? Ciò che cer– to sarebbe tutt'altro che desiderabile. Tutti haflno la sensazione del principio della fine. Hai visto Zaniboni dopo il suo colloquio col re? E' possibile che nessuno dei cugini non si sia recato al Quirinale per informare della situazione? L'articolo di Amendola precisa benissimo quale è l'azione dell'Opposizione, e gli altri giornali fanno un servizio magnifico di colpi di scure a tutta la truce baracca. fntppo ad Anna. Roma, ~aba/o 21-6-92<1 a/Il' 20 1h Le notizie sono sempre buone. La baracca si sfascia. Il mio ottimismo di avan– t' ieri non era un ottimismo di accidente e di comodo. Il capobrigante non conia più, non avendo più gli Interni e non potendo più rappresentare ali' Estero, ed essendo minato da tutte le parti. Anche la milizia perde valore. Tenteranno ancora il bluff di Bologna, il bluff del Senato, il bluff della maggioranza. Seppure potranno. Ma sono gli ultimi strepiti. La questione è ormai soltanto se giovi a noi: spingere la crisi con una messa al muro risoluta, o lasciare dissolversi la cancrena per lisi. Federzoni è di quest'ultimo avviso. Amendola, Granchi, Di Cesarò idem. Il contrasto lo vedi nel– la bozza unita (confidenzialissima) che stesi stamattina della mozione che - muta– tis, mutandis secondo le nuove esigenze - proponevo al Comitato per la riunione delle minoranze. Agli altri non va, perchè troppo forte. A me pareva, pare ancora, che si debba osare. Chi ha ragione? Federzoni conferi con Emanuel, direttore nuo– vo del • Corriere della Sera», e forse per dare a questo un telegramma di Albertini che richiama d'urgenza il nostro amico Carlo a Milano. Partirà domani sera. Ma credo non si Jascierà persuadere. E' disposto a dimettersi dal giornale - non fosse che per un tempo - per non coinvolgerlo e avere libertà. Modiglìani è per la lisi. Ogni ora che passa è uno scandalo nuovo: si portano al Giudice Istruttore elementi sempre più terribili: pare che Schiff-Giorgini, l'amico di Finzi, deporrà egli stesso l'accusa formale di Finzi i::)del suo testamento, invano ormai ritirato, al capobanda. Stamane fui invitato dal Presidente per la Corte d'onore e dissi tutto: anche il motivo che fe Corti d'onore non si concedono a chi manchi precisamente d'onore, ~ome è rivelato dal contrasto dell'accusa contro il duce -e della connes~ione ed esal– tazione al duce; la prima ormai nota a tutti come certezza e pel fatto stesso del Finzi, la seconja emergente dalla lettera da questi pubblicata. Rocco insistette ed io f!gualmente. Delibererà. Ma se non riunirà la Corte d' onore pel rifiuto delle Oppo– sizioni, dovrà prima farcene formale proposta e attendere nostra risposta ufficiale e pubblicabile. Per ora tutto rimane ufficioso e confidenziale ; e ai giornalisti sono sfuggito negando ogni menoma indiscrezione. Silvestri dunque verrà domani notte per ritornare subito. Anche Basso parte per due o tre giorni per rassicurare e forse condurre la moglie. Scrissi a Gonzales 30 Biblioteca Gino Bianco
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