Filippo Turati e Anna Kuliscioff - La tragedia di Giacomo Matteotti
anche l' •Impero•, come oggi è cessato il • Corritre Italiano•, come sono scappati tutti i fiancheggiatori, e non resta che I' .. Idea Nazionale•, più federzionana che mus– soliniana, tanto che non si può dire se sia l'amico o il nemico. A Corte tentennano. Scapperanno anche loro quando vedranno la partita per– du1a, fradicio il palo a cui si appoggiavano. Anche Del Croix, in seguito ad un col– loquio con un nostro amico che puoi indovinare, colloquio durato tre ore, e durante il quale quel!' infelice è svenuto per l'emozione, crede che non resti ali' altissimo che ritirarsi. Lo farà? non lo farà? gli permetteranno di farlo quelli che solo nelle violenze trovano la possibilità delle pingui mangianze? Un supplemento al •Popolo• con nuove rivelazioni di Finzi - anch'esse opera di chi immaJ?ini - fa una impres– sione profonda tanto che si temeva qualche disordine. Abbiamo stabilito tutto pel 25 Giugno - mercoledì - salvo il documento della tonvocazione delle minoranze che dovremo redigere io, Granchi, Di Cesarò e qual– che altro. Le fabbriche sospenderanno il lavoro alle 16 invece delle 17; un manifesto della Confederazione darà le istruzioni occorrenti, perchè la manifestazione sia di cordoglio e non dia luogo a incidenti. e• è da temere dai fascisti e dai comunisti. Ma è possibile che gli industriali, almeno nella nostra città, tanto li ha presi la fifa, facciano essi suonare le sirene. Ora si dice che Mussolini faccia un incidente diplo– matico coll'Inghilterra pel noto ordine del giorno: avremo cdsì una umiliazione al- 1' estero da aggiungere al conto. Stamane scendendo alle 5 (come sono bravo) da Roma alta era una tal festa di cielo, di fronde, di alberi, che mi parve la celebrazione della nuova Primavera. Ma non è possibile che nQn sia cosi. Il regno di Satana Oluore. Si pensa già al do– mani: e se tu vedessi come tutto muta d'attorno. Non moriremo idrofobi. Povero Matteotti morto, lo dobbiamo a lui I Il • P0polo d'Italia• (19) riprende il tono minaccioso· e denigratorio verso le lt opposizioni: " Se è necessario dirlo, - scrive - fu precisamente Mussolini che ne/– I' ottobre 1922 salv6 la vita ai capi dell'opposizione. Senza Mussolini nessun uomo potrò impedire che la corruzione italiana abbia i fatali sviluppi di quella democratica francese e di quella bolscevica russa. • Gli oppositori vogliono li Governo. CiOera noto da venti mesi. Vogliono disu– lare J.fontecitorloma la manovra è vecchia e fu tentata quando Maf/eotfl era ancora 11ivo e aggressivo. Si vuole dunque ad ogni costo impedire la normalizzazione e la tran– quillifò del/' Italia. Quando esisteva la sola forza si faceva appello .contro Ufascismo alla sovranità del popolo. Dopo le elezioni si disse che la volontd di cinque·milioni di ,tettori contro due non avtva valore,.. Anna a Filippo. l0-6-9U, Mila,.• ort 18 In questo momento ricevo il tuo espresso ed è come un balsamo confortatore. Mentre la tua è tutta animata da uno spirito di ottimismo, suffragato probabilmente da fatti e da notizie che a noi qui non sono note, io vk:eversa paSsai una giornata grigia, quasi nera, in previsione di avvenimenti lugubri nelle convulsioni preagoniz– :ianti del fascismo. L'adunata d' ieri a Bologna - 20 o 30 mila squadristi - le prepa– ra-zioni ad una di più vaste dimensioni domenica prossima pure a Bologna, il di– scorso di Mussolini che le sue legioni si sono ridestate e non chiedono che scattare, 21 Biblioteca Gino Bianco
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