Filippo Turati e Anna Kuliscioff - La tragedia di Giacomo Matteotti
' Ripeto, non pensare affatto ai nostri pericoli personali. Direi anzi - per quanto mi ripugni lo scriverlo - che un fattaccio di questo genere è una forma, almeno pel momento. di assicurazione. Ma l'Italia ha emulato ogni leggenda messicana. Magari stasera - ultimo ludibrio - sentiremo le deplorazioni dei coccodrilli e dovremo tacere. Ora sorge qualche nuovo dubbio sull'ora precisa del fattaccio. Altri testi furono interrogati. Il Questore dice (o finge) di indagare sul serio. Pare sia stato identificato il numero dell'automobile, la quale non aveva il suo chaffeur ordinario. Pensiamo ad eccitare le ricerche di detecfives privati, nella convinzione in cui siamo che la Que– sfura, se incontrerà altri responsabili,-li avvertirà, o che farà anche prima fin d'ora una commedia. Ma è ora di impostare e scendere nell'aula. Mi annunciano una telefonata di Greppi ma puoi bene immaginare che se avessi una buona notizia la telegraferei o telefonerei immediatamente. U1ti111issi111a - ore 19,20 Ora arriva la voce che fu ritrovato in aperta campagna feritissimo - chi dice in fin di vita - e fu trasportato a un Ospedale. I reporters sono in caccia di particolari. E' ancora un filo di speranzà. Anna a Filippo. Mio carissimo, IJ-6-1924 Milano, 0ft': 18 Col cuore strozzato, colla mente stanca, coi nervi tesi, collo stordimento delle visite, che cominciano alla mattina e finiscono a tarda notte, e le telefonate, che non si contano, puoi immaginare. in che stato d'animo e di stanchezza mi trovo. Si vive in attesa di notizie, che arrivano da varie fonti, ma non sono quelle che si aspettano. Il povero Matteotti dov'è? E' vivo, è morto, fu seviziato, fu colato nel Tevere? Domande ossessionanti, che tolgono il sonno ed il respirq. Povera sua moglie! Stamattina partirono le due sorelle per Roma e la presenza loro vi toglierà almeno I' inquietitudine di sorvegliare quella povera donna, perchè non commetta qualche atto disPera'to. Stanotte sino a mezzanotte ebbi telefonate dalla Giustizia ma furono ancora le notizie, datemi alle ore 19 dal Greppi, dopo la sua telefonata a Roma. Si sapeva soltanto di aver rintracciato l'automobile del ratto, e si diceva che si è anche sulle traccie degli aggressori. Si parla dell'arresto del Dumini, di un complice di Milano e di un terzo. Non si scoprirà con questi arresti dove si trova il nostro Matteotti, il vero martire del nostro Partito? L' Automobile, come è descritto oggi dal Corriere, si dice che è q11ella che adoperavano sempre Cesare Rossi e Domini. Si dice pure che le L. 5000 di cauzione per l'automobile furono fornite da Giunta, tutte ~tizie telefonatemi oggi nel pomeriggio, o portate dalle persone venute ad accertarsi. se sono viva o morta. Ebbi Ùna lunga visita di Ansaldo Giovanni, persoua simpaticissima ed ancor molto giovine. Mi promise di •tornare alla sua prossima visita a Milano. L'unica nota un pò confortante è la vostra seduta plenaria di tutte le opposi– ziovi e la vostra collettiva decisione di non partecipare oggi alla seduta della Camera. E domani? Quanto potrà durare questa astensione? E, se non si trovassero più traccie del nostro povero amico, quest'astensione non dovrebbe sboccare in una vera dimis- ~ sione di tutta l'opposizione unita e compatta? 14 Biblioteca Gino Bianco
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